Balotelli secondo me è italiano perché ha la cittadinanza italiana ma non potrà mai essere del tutto italiano.
Questa la frase chiave del discorso di Luca Castellini, il capo ultras del Verona, ai microfoni di Radio Café.
Una frase che riprende il discorso già fatto ieri dal presidente Setti – che pure aveva fatto un discorso spiazzante – rincarandone la dose.
Le parole di Castellini, che ha poi ribadito il concetto di tifoseria “ironica e non razzista”, lasciano sconcertati chi le ascolta.
Cosa vuol dire che è italiano ma non lo è mai del tutto? E come questo discorso – contorto a dir poco – andrebbe a inficiare quanto fatto dalla curva ieri?
Ah sì, lo spiega lo stesso Ultras:
Balotelli è un giocatore finito, è stato spinto da qualcuno o qualcosa a fare quella pagliacciata.
Insomma, informatissimo e chiarissimo.
Il capo conclude il suo discorso con una convinzione (“Vedrete che la curva di Verona non sarà sanzionata. Quegli ululati sono di quattro persone che sono stati sentiti solo da chi ha fatto il video. Balotelli li ha sentiti nella sua testa”) e con una dichiarazione esplicativa:
Noi abbiamo applaudito un giocatore di colore forte che ha segnato un gol. Un negro? Certo, ci sono problemi? La commissione Segre mi viene a suonare al campanello se dico negro?
Per oggi è tutto.
Chissà chi altro delirante elemento di Verona e dintorni ci fornirà nei prossimi giorni perle di saggezza su Balotelli e similia.