Ballardini tris: al tecnico di Ravenna il compito di salvare il Genoa

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È iniziata ufficialmente la terza esperienza del tecnico sulla panchina del Grifone

Esonerato Juric, il Genoa si affida a una già nota conoscenza, affidando a Ballardini la guida della squadra alla permanenza in serie A.

Nel novembre 2010 ha sostituito l’esonorato Gasperini, nel gennaio 2013 è subentrato a Delneri, raggiungendo in entrambe le occasioni un’ampia salvezza; in questa stagione dovrà compiere un altro miracolo tanto che nel contratto – firmato fino al 2018- c’è un opzione per un altro anno in caso di raggiungimento dell’obiettivo.

3 sono le volte sulla panchina del Grifone, 3 sono i dictat del tecnico: testa, gambe e cuore. Lavorerà su queste tre componenti per risollevare i rossoblù dalle parti basse della classifica.

 «Se ci salveremo? Sarebbe troppo facile dire di sì. Io dico che la situazione è molto complicata ma che il Genoa ha tutte la caratteristiche umane e tecniche per farcela, ci sono le condizioni per fare un buon lavoro» queste le sue parole durante la presentazione ufficiale.

Prima di iniziare a lavorare dovrà però risanare alcuni rapporti. Con Rigoni, con il quale, a Palermo, ebbe una rottura e con Pandev che, ai tempi della Lazio, non spese buone parole per il tecnico che non lo faceva giocare. A tal proposito il mister ha precisato: “Non vedo l’ora di poter utilizzare sia Pandev che Rigoni perché in una situazione avevo firmato un contratto dove mi veniva chiesto di non dover utilizzare Pandev perché aveva problemi di rinnovo di contratto e ho mantenuto quella parola, nonostante sia un giocatore straordinario. Con Rigoni la stessa cosa, aveva un problema contrattuale. Sono due giocatori di valore assoluto e sono delle persone per bene” .

Amato dalla piazza come pochi, Ballardini confessa di essere tornato al Genoa anche per i tifosi «Avevo altre offerte – ha risposto l’allenatore a una domanda – ma ho scelto il Genoa per l’ambiente, la squadra e i tifosi».

Dopo le parole i fatti. Il mister ha diretto il primo allenamento a Pegli: partitelle a campo ridotto e corsa. Ma è solo l’inizio perchè la strada per raggiungere il traguardo è appena cominciata.

Caterina Autiero