“L’emozione c’è ogni volta che torno a Genova e al Genoa. L’emozione, un grande senso di responsabilità, tanta voglia di campo e di iniziare ad allenare, perché il campo è la nostra vita”.
Così Davide Ballardini è tornato per la quarta volta sulla panchina del Grifone.
Dopo l’ennesimo esonero Ballardini è stato richiamato dal presidente Preziosi per salvare il Genoa dalla zona retrocessione.
La lunga storia tra i rossoblù e l’allenatore di Ravenna inizia nel 2010 quando Ballardini subentra all’esonerato Gian Piero Gasperini. Riesce a portare il Genoa al decimo posto con 51 punti ma a fine campionato il presidente del Genoa non gli rinnoverà il contratto.
Verrà richiamato al Genoa nel gennaio 2013 dopo l’esonero di Luigi Delneri. Riesce a portare il Genoa alla salvezza con una giornata d’anticipo ma anche questa volta non ottiene la fiducia del club e viene rimpiazzato da Fabio Liverani.
La terza esperienza con i rossoblù riguarda la stagione 2017/2018.
Nel novembre 2017 sottoscrive un accordo con il Genoa fino al 30 giugno 2018, subentrando a Ivan Jurić. Una stagione caratterizzata da alti e bassi ma durante la quale il Genoa riesce a salvarsi con 4 giornate d’anticipo.
Confermato per la stagione seguente in seguito a una sconfitta casalinga contro il Parma Ballardini viene esonerato il 9 ottobre 2018.
Nel giro di dieci anni Davide Ballardini è stato richiamato per ben 4 volte sulla panchina del Genoa.
Ha sempre risposto presente l’allenatore che, come lui stesso sottolinea, ha un bel rapporto con la città e la tifoseria genovese:
“Io non so cosa dire ai tifosi, l’unica cosa che posso dire è che se le persone mi vogliono così bene e mi apprezzano come persona e come tecnico è perché probabilmente vedono in me una persona pulita, onesta e capace. Schietta, sincera, anche un po’ timida e ruvida come i genovesi, ma magari vedono che ho queste cose che sono simili al tipico genovese. La situazione del Covid pesa tanto a tutti. Il nostro stadio e la nostra gradinata, mancano l’amore e la passione, l’affetto smisurato che c’è per noi. Pesa tanto ma non deve essere un modo per dire che le cose non vanno bene. Questo non c’entra nulla”.
La prima prova sarà al Picco contro Lo Spezia, l’allenatore è arrivato al Signorini solo nella mattinata di lunedì:
“Ho visto tutti i giocatori allenarsi solamente oggi, ma nonostante questo noi staff e giocatori abbiamo il desiderio di fare una bella partita, perché solo così puoi essere positivo.” ha detto durante la conferenza stampo “Puoi anche divertirti ma faticando, devi essere molto serio e darti da fare nell’impegno, nella serietà e nella fatica. Solo così puoi toglierti delle soddisfazioni. Da dove sono ripartito? I giocatori tecnicamente li conosciamo tutti. Sono entrato come la persona che sono e con le idee che ho. Nel quotidiano cerco di trasmettere le idee, i valori e quello che pretendo dal campo”.
Michela Asti