Moglie, mamma, showgirl e manager di suo marito: siamo abituati a vedere Wanda Nara Icardi durante i match dei nerazzurri in prima fila, a sostenere consorte e compagni e da inizio campionato anche ad affiancare Pierluigi Pardo durante la trasmissione sportiva di mediaset Tiki taka.
Durante l’ultima puntata, alcune dichiarazioni – stile “spoiler” dei telefilm – hanno fatto agitare le acque alla Pinetina: Ausilio e il nuovo arrivato Marotta non hanno esitato a rispondere.
Il tema trattato lunedi’ scorso era il famoso rinnovo – ancora non concretizzato – di capitan Mauro con i suoi. Alla domanda rivolta alla procuratrice argentina, la risposta è stata:
“E’ sempre stato Mauro a voler restare, quella è la verità. Durante l’ultimo mercato era quasi con un piede fuori”.
E poi ha continuato:
“Dove lo volevano mandare? Qua vicino, alla Juventus. E’ stato sempre Mauro a lasciare da parte un sacco di cose, i soldi e tutto per rimanere all’Inter. Mi hanno detto che avrebbe formato la coppia con Cristano Ronaldo e io ho pensato: guarda la Juve cosa mi dice per convincermi…”.
Se precedentemente l’argomento Icardi – Juventus era stato archiviato nel medesimo contesto da Nara con un battuta (“L’unico contatto che Mauro ha avuto con la Juventus sono stati i sette gol che gli ha fatto”) non molto apprezzata dai sostenitori bianconeri, stavolta a non saltare dalla gioia per le esplicazioni fatte è stato il ds Ausilio, che ha lasciato intendere come questa mediaticità da anticipazioni-rivelazioni, tanto in tv quanto sui social media, non sia gradita.
“Una trattativa con la Juve? Se ci fosse stato Marotta avremmo risposto in due e magari ci saremmo fatti una risata. Rispondo io con una risata e non commento visto che si parla di qualcosa che sotto Natale è meglio non definire. Mai Icardi alla Juve, lo posso dire senza minimo problema, semplicemente perché ne avete parlato e siete stati tirati dentro anche voi giornalisti in questa cosa e in queste dichiarazioni un po’ folkloristiche”.
Conferma trovata nelle parole dell’ AD interista, che nei mesi in questione era a Vinovo e c ha sottolineato come si fosse trattato di un sondaggio e niente più, nulla di ufficiale. Ausilio, però, non si è esulato neppure dal dire la propria sulla situazione rinnovo di Icardi, che resta priorità in casa Inter:
“Da parte nostra c’è assoluta coerenza con quanto detto in questi mesi. Basta rivedere le mie dichiarazioni e quelle degli altri dirigenti. Noi siamo molto contenti dell’ Icardi calciatore, stracontenti di quanto sta dando sul campo all’Inter, anche come Capitano visto che è anche un ragazzo che sa come assumersi le proprie responsabilità. Anche vedendo come calcia i rigori, è uno che non ha paura di nulla. Tutto il resto per me non conta, c’è una sede ufficiale e io sono lì tutti i giorni a disposizione di qualsiasi procuratore: compreso quello di Icardi, che sa benissimo dove trovarmi, sia al telefono che nella sede. Su altre cose non entro: quello che è social, media, cinepanettone non mi interessa“.
Il “corpo” del messaggio è chiaro e anche la persona a cui farlo arrivare: niente televisione o media per discutere dell’argomento ma solo un tavolo dele trattative.
Così come è non soggetto a interpretazioni il proseguo di quanto detto dal dirigente:
“Icardi ha avuto una proposta dall’Inter due anni fa e l’ha firmata; la nuova proposta l’ha avuta due mesi fa e non l’ha al momento accettata, ma non vuol dire che non si possa andare avanti. Anzi, lo ribadisco fermamente: da parte nostra c’è l’assoluta volontà di continuare questo tipo di trattativa con l’obiettivo di arrivare ad un prolungamento ed un adeguamento del contratto. Ma io e l’Inter discutiamo soltanto in ufficio nella nostra sede, non sui social o in trasmissioni televisive. Sono a disposizione completa così come tutta la dirigenza, anche Marotta. Noi siamo qui e qui ci può trovare tutti i giorni”.
La volontà dei nerazzurri, considerando il valore e lo spessore di Icardi, è salda e forte quanto quella di Wanda che ha rimarcato in numerevoli occasioni la dedizione dell’argentino per il club. Cosa servirà, allora, per arrivare alla firma?
Forse spegnere i microfoni, lasciando i riflettori accesi soltanto sul terreno di gioco perchè è vero che a Natale sono tutti più buoni ma troppi “scoop”, talvolta, possono rovinare anche i migliori finali.
Chiara Vernini