Oggi spegne 35 candeline il bomber blucerchiato Fabio Quagliarella. Il bomber che non ha nulla da invidiare alla nuova generazione, semmai al contrario, da insegnare.
Una carriera particolare quella di Fabio, nato a Castellammare di Stabia nel 1983, inizia a seguire il mondo del calcio da piccolo crescendo nel Torino, passato in Serie C (Florenzia Viola e Chieti) e tornato poi in Granata. Nel 2009 vede realizzare il suo sogno, indossare la maglia azzurra, ed esordisce con il Napoli il 16 agosto 2009 nel match di Coppa Italia contro la Salernitana, terminato 3-0 per i partenopei e i primi gol li segna poco dopo, a fine agosto, in casa contro il Livorno durante un match di campionato. Con il Napoli ogni partita ha una sua firma, diventa il bomber in assoluto, tutti i club italiani lo vogliono e tutti i tifosi di calcio lo seguono. Lo spettacolare gol a volo segnato durante Napoli-Udinese gli aggiudica l’Oscar del calcio AIC per il miglior gol della stagione 2008-2009.
Ma l’idillio presto si trasforma in tragedia perché entra nel mirino di un folle stalker che inizia a tormentarlo, tormento che si protrae per cinque lunghi anni e vissuto nel più totale silenzio e venuto fuori soltanto dopo la risoluzione delle indagini e la conseguente condanna che ha (ri)dato la libertà e la serenità a Fabio e alla sua famiglia che, per anni costretti alla reclusione e alla paura, oltre che ad un esilio vero e proprio da Napoli, in seguito a tali eventi, l’attaccante fu infatti costretto ad abbandonare il capoluogo partenopeo. Obnubilate le cause, l’addio al Napoli non fu compreso e pertanto ampiamente discusso e contestato dal suo stesso popolo sentitosi tradito al punto da essere stato additato come uno dei top ten dei “cori n’grat” specie perché la soluzione più immediata fu la peggior nemica dei napoletani, sua Signoria Juventus. Da sponda in sponda, torna in granata ma il feeling con i tifosi, non più quello di un tempo, si spezza quasi completamente dopo la mancata esultanza al gol segnato al Napoli.
Dopo il sofferto allontanamento da Napoli e le due parentesi torinesi è la volta di un altro ritorno a casa: la Sampdoria con i quali tifosi, in questo caso, scatta immediatamente il feeling mai interrottosi negli anni. Con i colori blucerchiati raggiunge le 100 reti in Serie A togliendosi qualche soddisfazione personale, oltre che collettiva perché la Samp, intanto, ingrana la marcia e scala la classifica. E come se l’età non avesse peso, scorrazza da una parte all’altra del campo, collezionando 21 presenze su 22 partite di campionato condite da 16 gol e 5 assist, e una fascia da capitano che meritatamente agguanta al braccio.
Prima le scuse, poi una standing ovation e gli omaggi al San Paolo ma non solo, oggi si guadagna pure gli auguri da parte di tutti gli amanti del calcio.
Auguri bomber!