Daniele Atzori destino da brividi ma a far rabbrividire è la disumanità umana

Sugli spalti di Cagliari-Fiorentina muore tifoso sardo: Daniele Atzori un destino tra coincidenze da brivido ma a far rabbrividire è la disumanità umana

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Ieri sera nell’anticipo del venerdì sera si è giocata Cagliari-Fiorentina, vinta per 2-1 dai cagliaritani. A fare notizia, però, non è soltanto il trionfo dei sardi nella seconda vittoria casalinga consecutiva contro avversari non semplicissimi da battere.

A far notizia è un fatto tragico e incredibile che sembra figlio di un assurdo scherzo del destino. Mentre in campo il Cagliari si prendeva un’altra piccola soddisfazione stagionale il destino ha gelato e pietrificato presenti e non.

Cagliari-Fiorentina è il match di Davide Astori, del capitano buono che solo due settimane fa ha di nuovo raccolto e commosso tutti. Il ricordo di Astori, doppio ex, rimasto nel cuore e nell’anima di entrambe le squadre, aleggiava ieri più che in altre occasioni. Incredibilmente, mentre si giocava la sua partita per antonomasia, in Curva Sud si consumava una tragedia inverosimile: un tifoso sardo viene colto da un malore rivelatosi fatale. 

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Coincidenze da brividi ma a far rabbrividire la disumanità dell’uomo

Coincidenze che fanno rabbrividire: come legati da un destino maledettamente analogo, il tifoso cagliaritano così come Davide è stato colto da un malore al cuore e come se non bastasse tra lui e Davide incorre persino un’assonanza nel nome. Il tifoso tristemente venuto a mancare si chiamava Daniele Atzori. Elementi che fanno quasi paura e che mietono ancora tristezza e dolore.

Tuttavia a fare notizia e soprattutto specie non è soltanto la tragedia consumatasi sugli spalti, bensì il disumano che risiede sempre latente nell’uomo.

Mentre il quarantacinquenne si accasciava sul suolo inerme lottando tra la vita e la morte alcuni ultras viola si sono lasciati andare nei più beceri dei comportamenti. Dalla tifoseria viola si sono sollevati cori contro il ragazzo che auspicavano lui la morte. 

“Devi morire”, “Muori, muori”

Questo augurato dai viola mentre un ragazzo si spegneva nella stessa maniera allo stesso modo del loro compianto Capitano. Questo quanto auspicato dagli stessi che versano ancora lacrime per Davide. Un atto non solo becero, triste e vergognosamente disumano, ma addirittura intriso di un’incoerenza altrettanto spaventosa.

Soltanto qualche settimana fa dopo Fiorentina-Inter qualche nerazzurro sui social aveva infangato la memoria di Astori con qualche tweet di dubbia moralità (e umanità oseremmo dire). Non erano mancati a riguardo lo sgomento e le polemiche da parte dei tifosi viola e il disappunto anche della società che aveva così commentato:

“La Fiorentina ha assistito sgomenta e profondamente rattristata al susseguirsi di messaggi vergognosi, postati da alcuni individui sui vari canali social ufficiali del Club, che hanno avuto come bersaglio Davide Astori.La Società viola è in contatto costante con le autorità competenti affinché questi sciacalli vengano perseguiti come meritano. Noi continuiamo a credere nello sport e nei valori che esso rappresenta. Un episodio non può scatenare questa rabbia insensata e facciamo appello ai tifosi veri affinché isolino questi individui indegni”.

Secondo quanto esposto sarebbe logico pensare ad un altrettanto immediato comunicato da parte della società viola ma, al contrario, mentre la società sarda si stringe attorno al dolore della vittima, quella toscana parla di cori ‘presunti’. Dove di presunto c’è poco o nulla.

Daniele Atzori destino da brividi ma a far rabbrividire è la disumanità umana
Twitter

Davanti ad un simile comportamento non risulta certo insensibile parlare di triste  convenienza che, considerate le modalità di utilizzo prende i toni di vero e proprio sciacallaggio.

 

Egle Patanè