Domenica pomeriggio ci sarà la sfida tra Atalanta e Sampdoria.
Un incontro che mette a confronto due squadre “programmate” per l’Europa (obiettivo raggiunto lo scorso anno dai bergamaschi, non ancora dai blucerchiati) e due club che fanno delle plusvalenze la loro strategia vincente.
Samp e Dea hanno puntato su dirigenti capaci e su tecnici in grado di valorizzare i giocatori.
Gli ingredienti della politica societaria di Ferrero e Percassi sono osservatori in grado di scovare giovani talenti -ai più sconosciuti-, dirigenti abili nel contrattare sia in fase d’acquisto ma soprattutto in fase di vendita e, ingrediente fondamentale, allenatori che sappiano trasformare la materia prima in prodotti di qualità.
I guadagni da compravendita di giocatori in casa blucerchiata si aggirano attorno ai 120 milioni di euro e in quella nerazzurra ai 140
Meriti per questi numeri sono certamente da attribuire a Gasperini da un lato e Giampaolo dall’altro che, dal 2016 a oggi, siedono sulle panchine di Atalanta e Samp e sono, di certo, co-autori di certi guadagni e traguardi.
Le loro squadre giocano bene, sognano e sfornano talenti.
Le più significative plusvalenze blucerchiate
La Roma ha fatto uno sforzo economico importante per assicurarsi Patrik Schick, pagando alla Sampdoria una cifra che potrà raggiungere – o superare, a seconda che i giallorossi vendano o meno l’attaccante entro il 2020 – i 42 milioni. Pagato 4 milioni dalla Samp.
Luis Muriel, invece, è stato ceduto al Siviglia per 26 milioni totali più una percentuale del 20% sulla futura rivendita. La Samp lo pagò dall’Udinese 12 milioni, e anche in questo caso la differenza al prezzo di vendita è ottima.
Skriniar, pagato 1 milione e venduto per ben 35 milioni.
Fernandes, pagato all’Udinese 1 di prestito più 6 di obbligo di riscatto e venduto a 12 milioni totali – 9 più 3 di bonus più una percentuale del 10% sulla plusvalenza che registrerà lo Sporting al momento della cessione.
Lucas Torreira, acquistato dal Pescara per quasi 2 milioni nel luglio 2015, nella scorsa stagione di mercato è passato all’Arsenal per 30 milioni di euro.
Tre milioni per il prestito, 17 per il riscatto obbligatorio e un milione di bonus per portare Zapata in blucerchiato salvo poi, girarlo in prestito biennale a 14 milioni di euro, dopo una sola stagione, proprio ai nerazzurri.
Le più significative plusvalenze dell’Atalanta
I prodotti del vivaio che Gasperini ha saputo far brillare sono:
Gagliardini, andato all’Inter per circa 28 milioni di euro.
Caldara alla Juve per 15 milioni più 4 di bonus nel gennaio del 2017.
Conti, ceduto al Milan per 24 milioni.
Poi c’è Kessie, acquistato a 18 anni dal club ivoriano della Stella Club d’Adjamé per meno di 300mila euro ha portato alle casse nerazzurre circa 32 milioni.
In ultimo, c’è Cristante, preso un anno dal Pescara, riscattato dal Benfica per soli 5 milioni di euro e venduto a 30 milioni.
Progettualità, scouting, conti in ordine e un continuo e intelligente investimento sui giovani da valorizzare: è questa la base su cui si fondano Sampdoria e Atalanta riuscendo ad amalgamare i risultati sportivi a utili economici.
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