Da ieri, 9 settembre, Gian Piero Gasperini è cittadino di Bergamo.
Finalmente gli è stata conferita la meritatissima cittadinanza onoraria, annunciata già lo scorso luglio.
Emozionato al punto da dover interrompere più volte il suo discorso, il tecnico della Dea Atalanta ha accolto il riconoscimento con orgoglio:
“Per me non è un premio, ma il regalo più bello della mia vita”.
La cerimonia si è svolta a Palazzo Frizzoni, in presenza del sindaco Giorgio Gori che ha personalmente consegnato al Mister la pergamena speciale. Non poteva mancare ovviamente il Patron Antonio Percassi, accompagnato dal direttore operativo Roberto Spagnolo, dal direttore generale Umberto Marino e dal direttore sportivo Gabriele Zamagna.
“Riconoscimento strameritato, Gasperini deve restare a vita a Bergamo” – A. Percassi
La cittadinanza onoraria è soltanto l’ultimo dei tasselli che testimoniano quanto sia forte il legame tra Bergamo e Gasperini. Un legame nato su un campo da calcio ma poi andato oltre, grazie a una rarissima sinergia che ha portato l’Atalanta a superare se stessa e i propri confini e l’allenatore a trovare una sorta di habitat naturale perfetto per il proprio modo di essere.
Lo stesso Sindaco ha voluto sottolineare questa eccezionale combinazione vincente che permette oramai a tutti di concentrarsi soltanto sugli aspetti positivi del Gasp, malgrado il suo carattere notoriamente impegnativo:
“Gian Piero Gasperini non è una persona semplice, dicono quelli che lo conoscono bene: anzi, sa essere anche spigoloso. Ma a noi importa poco: ci importa molto di più quello che Gasperini e i suoi ragazzi ci hanno dato sul campo” – C.GORI
La prossima settimana è già tempo di Champions. Nuovi traguardi e nuovi stimoli attendono Gian Piero Gasperini, fresco cittadino di Bergamo alla volta di stupire l’Europa.