Atalanta, cinque motivi per cui la Dea può vincere lo scudetto

Atalanta, cinque motivi per cui la Dea può vincere lo scudetto. Il club ha iniziato alla grande la stagione ed è già alla caccia del tricolore. I segnali per una stagione di successo ci sono tutti

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Primo posto in classifica, tre vittorie in tre gare e tanti, tantissimi gol. Tredici le reti segnate fino ad ora, mai nessuno aveva fatto meglio in Serie A. L’Atalanta, cacciatrice infaticabile proprio come la dea che dà il nome al club, ha iniziato in modo straordinario la stagione e corre già spedita verso la conquista degli obiettivi prefissati.

A Bergamo, però, la parola scudetto è ancora un tabù. Nessuno vuole pensarci o fare previsioni, dal Presidente Antonio Percassi: “Perché dovrei parlare di scudetto?”, al tecnico Gian Piero Gasperini che al momento non vuol parlare di tricolore. I segnali per una stagione di successo però ci sono tutti.

Fonte immagine: profilo twitter ufficiale Atalanta
Fonte immagine: profilo twitter ufficiale Atalanta

Ecco allora 5 motivi per cui l’Atalanta potrebbe vincere l’ambito scudetto:

– Gruppo – 

Il club ha giocatori bravi, preparati e non si può più sostenere il contrario. È un club collaudato, uno squadrone con un’ottima condizione atletica, un’ottima chimica e una straordinaria alchimia. La Dea è ormai una realtà solida, costruita negli anni con grande intelligenza. Gian Piero Gasperini può contare su un gruppo unito, una corazzata nerazzurra pronta a tutto per la conquista degli obiettivi, un’Atalanta pronta a tutto per la conquista dello scudetto. 

– Gasperini –

Il gruppo è importante, sì, senza la guida di un ottimo condottiero però perderebbe sicuramente parte del suo valore. Ma la Dea è fortunata, e da quattro anni può contare sulla sapiente guida di Gian Piero Gasperini. Uno dei migliori allenatori, se non il migliore, del campionato italiano negli ultimi anni. Un tecnico in grado di costruire una rosa con i giusti incastri, un tecnico in grado di migliorare i suoi giocatori, portandoli al top, anche quando si tratta di sconosciuti. Il 62enne è un signor allenatore e un signor condottiero. Nulla è stato lasciato al caso in questi anni, ogni scelta è stata attentamente pianificata per il bene dell’Atalanta. Ora la sua squadra segna, vince, diverte e fa sognare il popolo bergamasco. Resta solo da agguantare il titolo.

Fonte immagine: profilo twitter ufficiale Atalanta
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– Gioco –

Tanti tiri in porta, tante reti e un gioco scintillante. L’Atlanta è ormai una macchina da gol inarrestabile. La formazione di Gasperini sa come indirizzare le partite a proprio piacimento e può continuare a vincere se gioca di squadra. L’unica carenza si riscontra in difesa. La squadra concede poco, ma i tiri degli avversari diventano spesso gol. La differenza reti, attualmente, rimane comunque molto ampia, grazie alla moltitudine di gol segnati dai bergamaschi, ma il rischio è alto. Il problema difesa si può comunque presto risolvere. 

– Entusiasmo – 

L’Atalanta si diverte e fa divertire. È una squadra che si allena a mille, che gioca a mille ma che non ha mai abbandonato e non abbandona mai l’entusiasmo. Giocare per vincere sì, ma anche giocare per divertirsi. Un ingrediente importante per la conquista del successo. Dal capitano Papu Gomez, a Zapata e Muriel, da Gollini a Gosens fino a Ilicic, l’entusiasmo, l’amore per il gioco e per il calcio trasuda da ogni poro, da ogni giocata e da ogni sorriso.  

Fonte immagine: profilo twitter ufficiale Atalanta
Fonte immagine: profilo twitter ufficiale Atalanta

– Ambiente –

Gruppo, tecnico, gioco, ma anche tifosi e ambiente. Bergamo e i bergamaschi, nell’anno forse più buio e difficile della storia della città, si sono stretti ancora di più ai colori nerazzurri: “Noi fuori con il nostro valore, voi in campo con il cuore per una nuova stagione”. Lo dimostra il corteo da brividi prima dell’inizio di Atalanta-Cagliari, quando i sostenitori della Curva Nord hanno “scortato” su moto e scooter i pullman della squadra fino all’ingresso. I tifosi, la città, sono inevitabilmente l’uomo in più della Dea, anche adesso, che gli stadi sono completamente o quasi deserti. Una carica che fa la differenza, un affetto che spinge la Dea verso mete inesplorate, un abbraccio seppur virtuale che può aiutare l’Atalanta nella conquista dello scudetto.

Go Atalanta, go….

Alessandra Cangialosi