A San Siro partita a senso unico che ha visto prevalere gli inglesi per 2-0 sulla formazione rossonera con gol di Mkhitaryan e Ramsey entrambi su assist di Ozil
Milan che beffa!
Il Milan reduce da 13 risultati utili di fila tra coppe e campionato si presentava a questa sfida da favorito, considerata la crisi che sta attraversando l’Arsenal in Premier, ma ha disatteso fortemente le aspettative. Se in Italia il gioco impresso da Gattuso alla squadra rossonera ha dato i suoi frutti, in Europa la musica è ben diversa.
I Gunners, che arrivavano da un periodo totalmente negativo, avendo perso cinque delle ultime sei partite in Premier League e essendo stati eliminati in FA Cup al terzo turno, hanno messo in campo fin dall’inizio la giusta mentalità che unita all’indiscussa superiorità tecnica non ha permesso all’undici rossonero di esprimere ciò che di buono avevano fatto vedere in campionato.
In Europa non si vince da provinciale
Suso è un fantasma per tutta la partita, Cutrone non riesce mai a rendersi pericoloso complice un Koscielny in gran rispolvero, la catena di sinistra con Cahalanoglu e Bonaventura non produce nulla di positivo per 60 minuti, tanto da portare Gattuso a sostituire il fantasista turco con Kalinic. Senza parlare del centrocampo che fa acqua da tutte le parti. Gli unici a salvarsi sono i due centrali di difesa, ormai coppia consolidata e in gran fiducia. Con tutta la probabilità l’Arsenal ha giocato una delle migliori partite della sua stagione ( fin qui deludente) ma questa non può essere una scusante per il Milan, a cui si chiedeva almeno di mettere in campo grinta e senso di appartenenza alla maglia. Gattuso ha fallito la sua prima grande prova da allenatore in Europa e fin da subito sarà giusto interrogarsi sui reali limiti di questa squadra, ancora troppo provinciale e che volava sulle ali di un entusiasmo generale che prima o poi avrebbe dovuto placarsi.
Chiariamo, non tutto è perduto. La partita di ritorno è in programma il 15 marzo all’Emirates Stadium di Londra e vincere con tre gol di scarto, seppur difficile, non è cosa impossibile contro i Gunners (che avevano subito 14 gol nelle ultime 8 gare). Sarà compito di Gattuso riassemblare i pezzi e ridare fiducia ad una squadra molto giovane, che in quanto tale presenta margini di miglioramento. La parola d’ordine è…tanto lavoro!
Maria Chiara Rossi
immagine di copertina Panorama.it