L’Arsenal è una squadra con una lunga tradizione nel calcio europeo anche se non è sempre stata fortunata.
Il Napoli in Europa League ha certamente trovato un ottimo avversario con cui confrontarsi. Nonostante la formazione del club risalga alla seconda metà del 1800, ci sono voluti circa 100 anni per renderlo una squadra competitiva. E questo solo a livello nazionale.
Non è una novità che l’Arsenal sia tra le big d’Inghilterra ma, da parecchi anni a questa parte, la concorrenza di avversarie più forti ha messo i Gunners in cattiva luce.
Un’importante parte della storia del club del nord di Londra l’ha scritta Arsene Wenger.
Adesso però è iniziata l’era Emery e l’Arsenal ha da lavorare prima di tornare ai vertici della Premier League.
Lo stesso discorso va fatto per le competizioni internazionali. Champions ed Europa League sono trofei che mancano saltuariamente nei palmares dei londinesi.
Il successo fu sfiorato nel 2000 quando il Galatasaray gli portò via una finale di Coppa Uefa.
Nel campionato inglese l’Arsenal può vantare stagioni invincibili e vittorie da eroi, ma in Europa ha sempre collezionato delusioni.
L’approdo in Champions League per gli inglesi è stato graduale iniziando dalla conquista delle qualificazioni.
Le altre superpotenze della Premier hanno però messo facilmente in ombra la piccola piramide che l’Arsenal stava costruendo.
L’apice fu raggiunto nel 2006, quando allo Stade de France la squadra di Wenger affrontava in finale di Champions League il grande Barcellona.
Negli anni del grande calcio spagnolo, però, fu difficile imporsi e gli inglesi collezionarono un altro amaro secondo posto.
Mai più l’Arsenal sarebbe arrivato così vicino al trionfo.
Da allora presenze altalenanti in Champions e in Europa League, dove non ha mai convinto del tutto.
Il discorso si trascina fino a quest’anno, ai quarti di finale dove molti partenopei avrebbero preferito incontrare il Rennes anzicchè i Gunners.
Sarà un bel confronto per il Napoli, che avrà l’opportunità di mostrare la sua maturità e convinzione nel voler portare avanti il progetto europeo.
Le carte in regola per battere l’Arsenal ci sono tutte.
Federica Vitali
