Siamo arrivati ai titoli di coda. Mai avremo immaginato una separazione così silenziosamente turbolenta fra il Papu Gomez e l’Atalanta.
Proprio lui che per la Dea è stato più di un punto di riferimento.
Un capitano, un faro, un leader che ha guidato una squadra di ragazzi a fare il salto di qualità, a realizzare dei sogni insperati per l’Atalanta e Bergamo.
Ambire al secondo posto in classifica di serie A, ottenere la qualificazione alla Champions per 2 anni di fila riuscendo ad arrivare ai quarti nel 2019/2020 e nella corrente edizione 2020/2021 si giocherà a febbraio gli ottavi contro il Real.
Gomez in tutto questo è stato per l’Atalanta il punto di ripartenza da cui la società ha fondato le basi solide perché la rosa fosse più competitiva e ambire così a risultati importanti.
E così è stato, Alejandro si è preso sulle spalle i giovani, i talenti appena arrivati in Serie A e tutte le responsabilità tirando fuori il meglio di sé, stagione epica nel 2018/2019 e la consacrazione l’anno scorso 2019/2020.
Questa bella favola però è giunta ad un triste finale.
A ormai quasi un mese e mezzo di distanza dalla rottura con Gianpiero Gasperini sembra infatti essersi delineato il futuro del Papu, destinato a lasciare la Serie A.
Sulle tracce del Papu si è messo infatti il Siviglia.
La squadra spagnola ha già raggiunto l’accordo con l’entourage del giocatore e con i bergamaschi: un’operazione – a titolo definitivo – da circa 5 milioni e mezzo, più bonus.
Sono previste per oggi le visite mediche.
Il Papu che lascia la serie A è un duro colpo per tutti, perdiamo il suo estro, le sue qualità, sperando che nella sua nuova “casa” calcistica riesca a trovare la serenità e dimostri quanto ancora può farci divertire a vederlo danzare in mezzo al campo.
Grazie Papu, ad maiora semper!
Ilaria Iannì