Arrigo Sacchi e la forza delle idee che hanno trasformato il calcio

Arrigo Sacchi: il maestro del calcio totale che ha rivoluzionato il gioco, partendo dal Milan fino a raggiungere i campi di tutto il mondo

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Arrigo Sacchi Milan
Foto: imortaisdofuteboloficial on Instagram (https://www.instagram.com/p/DH5t1S9RLrS/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==)

Arrigo Sacchi è stato un architetto prima che un allenatore, che ha cambiato le fondamenta del calcio italiano segnando una svolta epocale.

Quando si parla di Arrigo Sacchi si pensa subito al suo Milan, dove la sua rivoluzione tattica ha dato un nuovo volto al calcio totale ipotizzato da Michels. Gli ingredienti fondamentali erano: la squadra nel suo insieme, il movimento senza palla e la pressione alta. Nel calcio di Sacchi non c’era spazio per gli individualismi, era tutta questione di organizzazione e unità.

Quando arriva da allenatore al Milan, Sacchi non ha la fama del grande giocatore e in panchina ha poca esperienza. I giocatori, sfiduciati e in difficoltà, non accolgono con favore le innovazioni di Sacchi: alta intensità e pressing asfissiante. Ma chi la dura la vince, Sacchi guadagna la fiducia della squadra e nel 1988 il suo Milan domina il calcio europeo.
Gullit era il leader di una difesa alta e compatta, che portava costantemente pressione sul portatore di palla avversario. Il ritmo della squadra di Sacchi era frenetico, non concedeva respiro all’avversario.

Arrigo Sacchi
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Sembra facile poter dire di aver sollevato la Coppa dei Campioni nel 1989 con giocatori del calibro di Van Basten e Rijkaard, ma la verità è che il Milan di Sacchi era una macchina da gioco perfettamente oliata. Arrigo Sacchi sembra proprio l’uomo giusto per riportare al successo la Nazionale italiana. Ci va molto vicino, perdendo la finale della Coppa del Mondo nel 1994 contro il Brasile dei fenomeni. Si sa, i rigori sono una lotteria, ma durante tutta la competizione l’Italia di Sacchi aveva dimostrato compattezza e solidità tattica.

Quando ritorna al Milan, per Sacchi è difficile replicare i successi degli anni passati, ma l’impronta che ha lasciato sul calcio mondiale è ormai indelebile. Tanti allenatori attuali, da Guardiola ad Ancelotti, ammettono di essersi ispirati ai principi del gioco di Sacchi.
Più di un allenatore, non solo di passaggio: Arrigo Sacchi ha riscritto la storia del calcio, pensandolo in modo totalmente innovativo. Un gioco organizzato, dinamico e collettivo, più bello ed intelligente, che vive ancora oggi sui campi di tutto il mondo.

 

 

Federica Vitali