“Se il calcio fosse uno sport individuale Ibra sarebbe superiore a Messi” questo è il pensiero di Arrigo Sacchi che, intervenuto ai microfoni di ‘Radio 2‘, ha fatto un confronto tra Zlatan Ibrahimovic e Lionel Messi.
Secondo l’ex tecnico il limite di Ibra sarebbe quello di non riuscire a usufruire della sinergia e dell’aiuto degli altri “Parliamo sempre del calcio come fosse uno sport individuale, purtroppo per noi non lo è quindi bisognerebbe capire che quello che conta è il motore e il motore è il gioco che non è frutto tanto dell’abilità del singolo ma è frutto dell’idea e del lavoro“.
Ad avallare questa sua considerazione Sacchi chiama in causa il “suo Milan”:“Io ho avuto nelle mie squadre giocatori come Marco Van Basten e George Weah. George sicuramente aveva più potenzialità tecniche ma Van Basten era perfettamente collegato alla squadra e quindi questo moltiplicava le sue capacità e dava un senso al nostro gioco“.
In parole povere Ibra con il suo mix di caratteristiche fisiche e tecniche che lo rendono uno degli attaccanti più forti in Europa, dovrebbe imparare dal quattro volte Pallone d’oro come si gioca essendo parte di un team. Insomma, se Ibra fosse meno “individualista” sarebbe completo e di conseguenza il più forte di tutti.
Caterina Autiero