Home Calcio Italiano Ardemagni, quota 100 in B: conosciamolo meglio

Ardemagni, quota 100 in B: conosciamolo meglio

Milan, Perugia, Triestina, Cittadella, Atalanta, Padova, Modena e Chievo sono solo alcune delle squadre in cui ha giocato Matteo Ardemagni. Scopriamo insieme la storia del bomber

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Bastano solo 46 secondi a Matteo Ardemagni per realizzare due obbiettivi in un colpo solo: la rete che apre il match casalingo con lo Spezia, terminato 3-1 per gli ascolani, ed esultare per la sua centesima rete nel campionato cadetto.

Dopo un’estate travagliata  causa il fallimento dell’Avellino, Matteo è arrivato in estate ad Ascoli e, nonostante qualche infortunio, si è conquistato un posto tra i titolari.

“Calmi, ci sono io qui” è questo il significato della sua esultanza. Lo aveva già fatto la scorsa settimana nel derby con il Pescara.

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Dopo una stagione difficile, terminata con la conquista della salvezza in extremis, l’Ascoli è ripartito ambizioso e, con la vittoria di oggi, occupa l’ottavo posto in classifica, ultimo posto utile per i play off.

Il Patron Pulcinelli ha deciso di puntare sull’attaccante classe ’87, Matteo Ardemagni, per realizzare l’obbiettivo prefissato.

“Attendiamo il centesimo gol del bomber”, sono state le parole del patron bianconero alla vigilia del match contro lo Spezia di Marino. E lui sta ripagando a suon di gol e buone prestazioni la fiducia riposta in lui.

Sono molto contento per la vittoria e per il centesimo gol che aspettavo da tanto, già dallo scorso anno, ma non sono riuscito ad esprimermi al meglio l’ultima stagione. E se lo scorso anno non era solo demerito mio, quest’anno non è soltanto merito mio se segno. La mia gioia è doppia perché ero reduce dall’infortunio al braccio, ma non mi accontento, voglio fare sempre più gol. Ho sfiorato il secondo gol? Sì, è vero, ma 101 poi suonava male, andava bene il centesimo.

Facciamo un passo indietro. Com’è “nato” Matteo Ardemagni?

Muove i suoi primi passi nel Sancolombano, società che gli permette qualche anno dopo di andare nel settore giovanile del Milan. Ha la grande opportunità di esordire con la prima squadra negli ottavi di Coppa Italia con il Brescia, ma questa sarà la sua unica presenza con i rossoneri. Successivamente viene mandato in prestito nella vecchia Serie C1, senza però lasciare il segno. 

Dopo un anno alla Triestina, approda  al Cittadella. All’epoca allenava Foscarini, tecnico che gli dà subito fiducia, e con Iunco forma una delle coppie più prolifiche della Serie B, realizzando in totale 34 reti ( 22 per Ardemgani e 12 per Iunco).

Vista l’ottima stagione, la società granata esercita il diritto di riscatto e nell’estate 2010 acquista metà del suo cartellino.

Nella stessa estate però diventa un giocatore dell’Atalanta. Segna la sua prima rete in Coppa Italia contro il Foligno, ma ci vorranno quasi due mesi per il suo primo gol in campionato, che arriva con il Sassuolo.

Nonostante il ritorno al gol non riesce a riconfermare l’ottima stagione in granata e, complice anche un infortunio, finisce in panchina. Nella sessione invernale decide  di passare al Padova, per ritrovare un po’ di continuità, ma la società biancoscudata non lo riscatta e torna in quel di Bergamo, dove però rimarrà per sei mesi senza scendere mai in campo. Nel Gennaio 2012 va in prestito al Modena,  segnando la sua prima doppietta in gialloblu contro una sua ex squadra, ossia il Cittadella. Nella seconda stagione realizza 25 reti: 23 in campionato e 2 in Coppa Italia.

Ritornato all’Atalanta, passa da qui in prestito al Chievo Verona ma, in tre mesi, colleziona solo 2 presenze; in inverno è  al Carpi con cui realizza 4 gol. Nell’estate 2014 passa allo Spezia ma, dopo aver giocato solo 10 partite, la squadra ligure decide di interrompere il prestito nel febbraio 2015.

Altro mercato, altro prestito: Ardemagni passa al Perugia, club in cui era stato otto anni prima. Con la squadra umbra colleziona 16 presenze e 6 reti e dà il suo contributo per raggiungere i play off. Rimane a Perugia anche la stagione successiva.

Ultimo ritorno a Bergamo nel 2016 poi trasferisce a titolo definitivo all’Avellino. Con la maglia biancoverde realizza 13 reti in 35 presenze.

Alla fine della seconda stagione di Matteo ad Avellino, il club ha  problemi a causa del mancato rispetto di consegna delle fideiussioni. Dopo il no della Covisoc, arriva anche quello del Collegio di Garanzia dello Sport e quello del Tar del Lazio. Il club viene escluso definitivamente dalla serie cadetta.

E via a un’altra avventura, forza 100.

Aurora Levati

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