Antonio Mohamed e quelle lacrime che hanno commosso il mondo
Vincere sul campo e soprattutto nella vita. Una storia commovente. Da brividi. Perché il destino, a volte, sa essere molto crudele, ma a sistemare le cose, o almeno a migliorarle, ci pensa lo sport.
Quello in foto è Antonio Mohamed, tecnico del Monterrey Raydos che ha da poco vinto, ai calci di rigore, il campionato messicano, titolo che mancava alla sua squadra dal 2010 (quinto complessivo per il Club).
E allora perché quelle lacrime non esprimono gioia? Perché quando l’ex Milan Vangioni gonfia la rete decisiva tutta la società corre a festeggiare il successo e lui rimane seduto, in disparte, in lacrime, stringendo un rosario?
Perché ha bisogno di un momento solo per lui. Un momento tra lui e Farid. Farid è il figlio che ha lasciato questo mondo troppo presto, durante i Mondiali del 2006. I nostri Mondiali. È morto in un incidente stradale, in Germania, per seguire l’amata Argentina contro i padroni di casa. L’impatto fu fortissimo, venne trasportato in ospedale in gravissime condizioni, dopo quattro giorni di coma non ci fu nulla da fare. Un dolore fortissimo, intollerabile, straziante. Lo stesso tecnico ha rischiato di perdere una gamba in quella circostanza.
Amava il calcio e amava il Monterrey, Farid. Era tifosissimo. E come tutti i tifosi, voleva vedere la sua squadra vincere il campionato messicano. Il sogno non si realizza, ma papà Mohamed (che è stato anche attaccante del Monterrey tra il ’98 e il 2000), in punto di morte, gli sussurra una promessa: “Vincerò il titolo e lo dedicherò a te”.
Sensi di colpa e tanta pressione. Una grande passione per questo sport e una promessa da mantenere: vincere la sfida più importante della vita. Quando quel fuoco ti brucia dentro, nessuno può fermati. Palla sul dischetto. Vangioni. Gol. Vittoria. C’è tanta felicità ma la felicità si trasforma in un grande vuoto quando non puoi condividerla con la persona che ami e che ti manca da morire. Intanto il Monterrey esulta, è sul tetto del Messico, Farid non è molto distante da lì.
Lassù è tempo di organizzare una grande festa e di brindare. Al Monterrey, a Farid e al cuore immenso di un grande padre. Cin!
Sara Montanelli