Due giorni dopo la partita contro la Juventus avete smaltito la rabbia per quello che è successo a San Siro?
“Assolutamente no, il mister aveva chiesto alla squadra di essere ferocissima in campo e lo è stata. Sono successe cose inaccettabili e siamo arrabbiatissimi. Il club merita rispetto e lo meritano anche i nostri tifosi”.
Il rischio ora può essere quello di avere un calo di tensione quando mancano ormai solo tre giornate al termine del campionato? Come ha detto Steven Zhang dopo la partita, è indispensabile vincere le prossime per provare a centrare l’obiettivo Champions.
“Non ci sarà assolutamente un calo di tensione, i ragazzi hanno dimostrato sul campo quello che sanno fare. Sono dei grandi professionisti, ci aspettiamo una pronta reazione. L’obiettivo rimane immutato e lo dimostreremo domenica prossima contro l’Udinese”.
Ieri Lei era ad Appiano Gentile con tutto il management. Quanto importanti sono questi giorni per ricaricare la squadra in vista di Udine che sarà fondamentale per questa stagione?
“Vorrei precisare che sia io sia tutto il management siamo sempre stati vicini alla squadra, durante tutta la stagione. Forse qualcuno vuol far passare un messaggio diverso ma posso garantire che siamo tutti uniti e concentrati affinché si possa raggiungere l’obiettivo stagionale, ovvero la Champions League”.
Che messaggio vuole lanciare all’allenatore, alla squadra e ai tifosi?
“Abbiamo perso una battaglia, probabilmente non solo per colpa nostra. Ma vogliamo vincere la nostra guerra sportiva, per noi e per i nostri tifosi”.
La squadra in 10 contro 11 è stata superiore alla Juventus a livello di gioco. È una bella soddisfazione?
“Siamo orgogliosi della prestazione dei nostri ragazzi, che hanno messo passione e anima in campo, seppur in inferiorità numerica. Il nostro pubblico poi è stato eccezionale, ci ha sostenuto dall’inizio alla fine”.
Ha visto il video di Allegri e Tagliavento che circola sul web e che sta facendo infuriare tifosi e non? Pjanic addirittura ha parlato dell’arbitro che avrebbe usato “compensazione” nei suoi cartellini gialli. Non le sembra tutto esagerato?
“Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti, è stato visto da 80 mila persone allo stadio, da 170 paesi collegati e 700 milioni di persone. Sicuramente non è stato uno spot positivo per il calcio italiano. Anzi, forse è stata una eurofiguraccia”.
Rivedendo tutti gli episodi, si evince che alcuni di questi siano stati completamente a sfavore dell’Inter. Cosa ne pensa?
“Abbiamo deciso di parlare solo oggi per evitare di fare commenti a caldo, influenzati dalle emozioni del momento. Abbiamo rivisto tutti gli episodi e non riusciamo a spiegarci come mai nel corso della stessa partita siano stati usati due pesi e due misure. Nel mondo del calcio molte cose stanno cambiando ma sembra che alcune di queste rimangano invariate. Noi comunque siamo orgogliosi della nostra storia”.