Certi giocatori il proprio nome ce l’hanno già inciso tra le stelle: è così per Andrea Pinamonti, talento giovanissimo tutto italiano.
A Milano, gli interisti dicono che è un predestinato. E’ proprio lì, nelle giovanili dell’Inter, che Pinamonti inizia il suo percorso nel calcio dei grandi.
Il suo talento è chiaro già dalle scuole medie e non sono le norme della FIGC legate all’età dei giovani calciatori a fermare la sua ascesa al successo.
Andrea sa che l’entourage nerazzurro lo sta guardando e per l’occasione segna ben quattro reti. La prolificità sotto porta lo accompagnerà per tutto il percorso nel Campionato Primavera.
A quindici anni, dopo una parentesi al Chievo quasi obbligata, scappa nella bella Milano dove si mette immediatamente in mostra tra i coetanei, prendendo le redini della Primavera dell’Inter. E’ proprio suo il goal che consente alla giovane rosa nerazzurra di conquistare lo scudetto di categoria contro la Fiorentina.
Solo una delle tante imprese di Pinamonti, che nell’ultima stagione al Frosinone è stato autore di reti pesantissime.
Maestro nello scavalcare le gerarchie, ottiene il debutto con l’Inter già a 17 anni sia in Europa League che in Serie A. Integrato ai ritiri della prima squadra grazie alla fiducia che gli dà Luciano Spalletti, rimane comunque a disposizione della Primavera mentre al fianco di fuoriclasse come Icardi, a cui dice di ispirarsi, matura un’esperienza fuori dal comune per un ragazzo della sua età.
Un certo peso nel suo stile di gioco ce l’ha anche la sua preparazione giovanile, spesso adattata ai 40 metri di campo del calcio a 5.
Insomma, un bagaglio veramente utile per Pinamonti, che parte alla scalata anche della Nazionale Italiana.
L’abbiamo visto recentemente trascinare l’Italia Under 20 ai mondiali con la fascia da capitano sul braccio. Corazzato della stoffa del campione, fa goal con un cucchiaio negli ottavi di finale di un campionato mondiale.
Un infortunio lo tiene lontano dagli Azzurrini di Di Biagio, ma l’Italia intera è convinta che presto raggiungerà sia loro che la nazionale maggiore. Il CT Mancini, durante uno stage, ha già messo gli occhi su questo piccolo campione.
Di lui è convinto soprattutto Mino Raiola, che vede brillare in fondo allo sguardo (e ai piedi) di Pinamonti qualcosa che gli ricorda il suo Ibra. Quest’ultimo si rivela essere anche l’idolo calcistico di Andrea. Così l’agente più famoso d’Italia non ci pensa due volte a prenderlo sotto la propria guida, mentre club del calibro di Manchester City e Barcellona non nascondono l’interesse per il piccolo talento.
L’Inter però in questo ragazzo vede il futuro e così decide di mandarlo a farsi le ossa al Frosinone. Giocare in una squadra che lotta – senza successo – per la salvezza è un’esperienza formativa importante per Pinamonti, che inizia a giocare davvero nel calcio dei grandi. All’età di 20 anni colleziona nella sua prima stagione in Serie A ben 27 presenze e 5 reti.
L’Inter allora, con Antonio Conte alla guida, decide di alzare l’asticella.
La nuova sfida di Andrea Pinamonti nel 2019 sarà il Genoa, club che viene da un’ultima stagione complicata e che ha disperato bisogno di energie fresche per ripartire.
Pinamonti però resta con i piedi per terra e soprattutto sul campo, dove segna sia di destro che di sinistro.
Un calciatore incredibilmente responsabile per la sua età, capace di rinunciare ad una convocazione in Under 21 per studiare per gli esami di maturità.
Il rapporto con la sua pazza Inter rimarrà per sempre e Andrea dice che un giorno tornerà per restare.
I nerazzurri aspettano a braccia aperto il ragazzo che senza patente veniva accompagnato agli allenamenti da Skriniar e che riceveva via SMS i complimenti di Icardi dopo un goal. Il vizio di scroccare passaggi in macchina non lo perde neanche al Frosinone, dove ci pensano i compagni Bardi e Brighenti.
Della sua vita in Trentino cita sempre i genitori, a cui aveva promesso nessun tatuaggio fino ai 18 anni, e gli amici di sempre. Adesso nella sua vita c’è anche la bella influencer Nicole, neo fidanzata dell’attaccante.
Federica Vitali