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Andrea Favilli, una carriera in bianco e nero

La carriera di Andrea Favilli è colorata di bianconero ma segnata dalla sfortuna. Il giovane attaccante è pronto a far ricredere tutti

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Aveva da poco compiuto 18 anni quando Andrea Favilli esordisce in Serie A vestendo la maglia della Juve.

Il classe ’97 viene gettato nella mischia al posto di Morata durante la partita di campionato vinta a Frosinone per 2-0

Era il 2016 e, in prestito dal Livorno, quel giovane della formazione della Primavera bianconera, viene più volte aggregato in prima squadra e arriverà perfino a fregiarsi della vittoria dello scudetto.

Nonostante le buone prestazioni con la Primavera e le alte aspettative riposte su di lui, non verrà riscattato dai bianconeri di Torino ma viene ceduto all’Ascoli.

La parentesi ascolana viene però condizionata dalla rottura del legamento crociato del ginocchio destro. 

Un infortunio che sembrava potesse mettere fine alla carriera del giovane attaccante e invece torna il sorriso quando, sempre la Juventus, decide di acquistarlo.

E’ l’estate del 2018 ma Favilli ebbe appena il tempo di essere protagonista assoluto (con una doppietta) nella sfida di “International Champions Cup” contro il Bayern Monaco.

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Tornato da quella tournée americana passa al Genoa in prestito con obbligo di riscatto (in un primo momento c’era un accordo sulla recompra, poi a febbraio 2019 le parti inseriscono l’obbligo, ovvero la cessione definitiva).

Favilli diventa a tutti gli effetti un tesserato del Genoa, a giugno 2019.

Il biennio trascorso nella città della Lanterna non sarà degno di nota: l’attaccante è vittima di troppi infortuni che inducono il club di Preziosi a girarlo in prestito al Verona.

E con l’Hellas Favilli, ormai 23enne, ha messo alle spalle il nero (di una carriera segnata da infortuni e sfortuna) e si proietta verso il bianco.

L’attaccante, infatti, ha già realizzato due gol, entrambi contro squadre bianconere. A nove giorni dal suo arrivo tra gli scaligeri, segna contro l’Udinese e poi castiga proprio la sua ex Juventus.

 

Gli sono bastati sette minuti. Entra al 55′ dalla panchina e fa gol alla prima occasione ma in occasione della rete è costretto a lasciare il campo per infortunio.

Tanto è bastato però per lanciare un messaggio a Paratici, alla Signora e al campionato.

 

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