E’ stato lontano dai campi 462 giorni, Andrea Conti.
Un’odissea cominciata nello stesso momento in cui è arrivato in rossonero dall’ Atalanta, pieno di progetti per il futuro. Un sogno soltanto accarezzato: era il 15 settembre 2017, quando, prima della gara contro l’Austria Vienna in Europa League, riporta la rottura del legamento crociato anteriore sinistro. Sei mesi di assenza, poi il ritorno e il secondo infortunio, sempre allo stesso ginocchio. Un calvario.
Ieri è sceso in campo con la Primavera, contro il Chievo, per circa 59′, i primi di un recupero fisico – e mentale – che di certo non sarà una passeggiata per il terzino classe 1994: “Non è facile rientrare dopo un anno, ma ringrazio i ragazzi per la disponibilità nei miei confronti”, sono state le sue parole nel post partita. Il giovane sa di poter contare sulla stima di Gattuso che lo aspetta a braccia aperte e si è detto pronto a rigettarsi nella mischia per aiutare ambiente e compagni. Quegli stessi compagni che gli sono stati sempre accanto in questo lunghissimo periodo, così come anche i tifosi: “Mi sono sempre stati vicino anche se di fatto non ho quasi mai giocato: li ringrazio e spero di ripagare in campo al più presto la loro fiducia”.
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