Sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, il 15 ottobre 2020 ha avuto luogo l’assemblea ordinaria degli azionisti della Società Juventus.
A causa delle disposizioni dell’emergenza sanitaria legate al Covid-19 l’intervento degli aventi diritto al voto è avvenuto esclusivamente attraverso il rappresentante designato, senza la partecipazione fisica da parte dei soci.
Possiamo dire che mai come in questo momento il Presidente della Juventus ha dimostrato di avere le idee chiare ma di aver esaurito la pazienza.
L’Assemblea ha approvato il bilancio dell’esercizio 30 giugno 2020 che si è chiuso con una perdita di 89,7milioni, la perdita di 39,9 milioni nell’esercizio 2018-2019 è stata coperta dalla riserva da sovrapprezzo azioni.
Andrea Agnelli giustifica la consistente perdita in bilancio, conseguenza in primis di un momento storico negativo che ha riguardato bene o male un po’ tutte le squadre europee.
Sottolinea la politica espansiva della Società, che ha effettuato numerosi investimenti: in merito a questo il passivo non preoccupa minimamente gli organi dirigenti poiché la situazione patrimoniale della Juventus è più che solida.
La novità organizzativa prevede due concentrazioni di attività divise in due macro-strutture: l’area football e l’area business.
Il coordinamento di ciascuna area Avviene con la supervisione dell’ Executive Chairman Andrea Agnelli, che nomina Fabio Paratici per l’area Football e Stefano Bertola per l’area business.
Giorgio Ricci mantiene la carica di Chief Revenue Officer e Stefano Bertola Chief Financial Officer pro tempore, mentre Federico Cherubini diventa Football Director in collaborazione con Fabio Paratici che resta responsabile della prima squadra.
Il Presidente Agnelli garantisce che la Società è precisa nella totale osservazione dei protocolli per evitare la diffusione del Covid-19.
Ha sostanzialmente respinto qualsiasi accusa che dica il contrario e nega qualunque tensione in merito ai 5 giocatori che hanno lasciato anzi tempo l’isolamento fiduciario.
Il Chairman è polemico con gli organi di informazione.
Accusa i media di distorcere la verità, sostiene che il mondo non vede l’ora di puntare il dito sulle future sconfitte di Andrea Pirlo, il neo tecnico juventino che difende pubblicamente insieme a Fabio Paratici (i cui rumors lo vedevano lontano da Torino e in conflitto con il club torinese).
In definitiva il Presidente considera l’annata come “agrodolce” per la vittoria del nono scudetto e il mancato passaggio in Champions.
Quest’anno il primo obiettivo societario è la conquista del decimo scudetto consecutivo, la Coppa Italia e la Super Coppa Italiana: per la Champions, chiede di “andare il più avanti possibile”.
Messaggio chiaro: la prestigiosa Coppa non rientra negli obiettivi primari della società e rimarrà ancora un sogno nel cassetto, con estremo rammarico dei calciatori e tifosi.
Sebbene l’ingente passivo, la situazione economica della Juventus non preoccupa più di tanto: obiettivo, la ricerca di nuovi soci investitori.
Il Presidente nell’elenco dei ringraziamenti ricorda Maurizio Sarri come un allenatore vincente dalla straordinaria personalità, ricca di sensibilità ed interessi, che però non è riuscito a creare un feeling nella conduzione della squadra.
Andrea conclude con messaggi di rinnovata positività nei confronti della vita in generale augurandosi che tutto torni alla normalità, parla della mancanza del “rumore da stadio”, dei canti, degli slogan e del tifo che esaltano i giocatori in campo.
Sarà una stagione lunga e presa di mira dal Covid-19, tuttavia anche il calcio deve andare avanti e la Juve vuole fare bene, il Patron rassicura che la squadra ha tutte le carte in tavola per riuscirci.
Cinzia Fresia