Considerata all’inizio una partita quasi inutile, Chievo-Napoli diventa poi fondamentale.
Prima di tutto perché il Napoli ha sempre avuto questo tabù col Chievo, o pareggia o perde. Stavolta, senza Moscardelli e Pellissier a bastonare gli azzurri ed un solito insuperabile Sorrentino, sono i partenopei che conquistano L’Arena di Verona con una doppietta (e i primi due gol in campionato) di Koulibaly e la rete del nuovo bomber azzurro Milik, ora a quota 17 tra i marcatori in A.
In secondo luogo, perché è importante consolidare questo seppur ammuffito secondo posto, soprattutto vedendo le inseguitrici tra cui l’Inter che vince contro il Frosinone e mantiene invariata la distanza sul podio.
Un chiaro segnale all’Arsenal
Indipendentemente da come andrà a finire giovedì al San Paolo, il Napoli ha dato un chiaro segnale di voglia di vincere, di far bene: ha fame di gol, ha dimostrato di saper riattaccare la spina per affrontare match troppo sottovalutati che invece sono i più importanti.
I ragazzi hanno dimostrato di saper onorare la maglia
Nonostante la partitaccia di giovedì scorso in UEL stanno continuando a lottare per trovarsi a quota 85 a fine campionato.
Gli azzurri rimandano i festeggiamenti dell’ottavo scudetto consecutivo firmato Juventus e rispediscono i veronesi ancora più giù in zona rossa: retrocessione certa in B, la seconda in 18 anni.
Partenope come Shakespeare: il destino tragico di Giulietta è deciso irrimediabilmente da loro.
Chievo-Napoli decreta anche le 200 presenze in serie A per Dries “Ciruzzo” Mertens e per Josè Callejón.
I tifosi però hanno già la testa solo a giovedì
Forse ci sarà un Napoli che scriverà la storia, o scenderà in campo un Napoli che alla remuntada ci crede ma non riesce: almeno ci farà sognare per 90’ come solo un buon Napoli da fare.
La speranza un po’ di tutti è che Ancelotti schieri Milik dal primo minuto. Senza sottovalutare il gioiellino napoletano Insigne, la scelta deve ricadere su chi è più in forma in questo momento. Il Magnifico è sottotono, almeno nelle gare, in allenamento invece fa prodezze coi piedi. Milik, invece, gli passi la palla e vede solo la porta.
Purtroppo giovedì ci servirà questo: assaltare la porta inglese senza impostare continuamente dalle retrovie, per poi concludere nella trequarti avversaria.
Il Mister si esprime così ai microfoni:
“Giovedì ci proveremo con tutte le nostre energie”.
Non avremo CR7, è vero; la remuntada del 2-0 dell’andata è quasi impossibile, anche questo è vero. Ma il Napoli ha la spinta del San Paolo, la voglia di arrivare a nuovi livelli e poi ha Arkadiusz Milik che vanta 20 reti in stagione.
Miglior marcatore del campionato con tiri da fuori area (6 gol); secondo miglior marcatore d’Europa dalla distanza, dietro Messi.
Signori e signore, che lo spettacolo abbia inizio.
Valentina Vittoria