Non poteva essere altrimenti. Due tra le squadre più attrezzate del calcio femminile italiano hanno scritto un’altra pagina significativa per tutto il movimento ponendo ulteriori basi per il futuro.
Allo stadio “Ennio Tardini” di Parma, la Juventus Women trionfa nella finale di Coppa Italia battendo la Fiorentina con il punteggio di 1-2.
La squadra di Rita Guarino festeggia la prima Coppa Italia della sua storia e, dopo il campionato vinto la scorsa settimana, fa Double ma di fronte ha avuto ancora una grande avversaria che può comunque uscire a testa.
WE'VE DONE THE DOUBLE!! THE COPPA ITALIA IS BIANCONERA!!! ???⚪⚫#FiorentinaJuve #CoppaItaliaFemminile pic.twitter.com/1VlrmtalP1
— Juventus FC Women (@JuventusFCWomen) April 28, 2019
Fiorentina e Juventus, sono state le protagoniste assolute di questa stagione targata Figc e le “portabandiera” di un movimento in evoluzione
Abbiamo scritto di loro e le abbiamo seguite durante i rispettivi cammini in Champions; le abbiamo viste contendersi la Supercoppa; hanno lottato punto a punto fino all’ultima giornata per il aggiudicarsi il tricolore; hanno scritto la storia giocando lo scontro diretto in uno gremito impianto maschile; si sono affrontate per aggiudicarsi la Coppa Italia.
La Fiorentina è la precursora: il club viola è stato il primo a credere nel calcio femminile. Da anni (fondata nell’estate 2015), è uno dei club più attrezzati e competitivi di Serie A con ottime individualità e una grande organizzazione di squadra.
La Juventus è arrivata dopo (fondata nel 2017) ma ha subito puntato a essere una big e ha contribuito ad alzare il livello di tutto il movimento: grazie all’organizzazione della propria struttura interna e ai risultati ottenuti sul campo in pochissimo tempo è diventata un punto di riferimento del movimento.
Quando scendono in campo Juventus e Fiorentina ammiriamo un pezzo di Nazionale
Tanti sono i volti azzurri che giocano nella Juventus e nella Fiorentina. Le rose delle due squadre prestano almeno una decina di ragazze a quella Nazionale che ha raggiunto un Mondiale storico e a breve proveranno a regalarci ancora tante emozioni o quantomeno s’impegneranno come sempre a compiere dei passi importanti contro i pregiudizi e per regalare dignità all’altra metà della mela che gioca a calcio.
Caterina Autiero