In occasione del match Atalanta – Juventus di stasera, abbiamo messo a confronto i due allenatori
Il primo, Massimiliano Allegri, si braccia e si sgola durante le partite e non è un caso che a volte subisca una contestazione, più o meno pacata, da parte di un suo giocatore.
Il secondo, Gian Piero Gasperini, ha dimostrato di avere solitamente la fiducia dei suoi giocatori che applicano le indicazioni del loro mister e non mollano mai, soprattutto a livello mentale.
Il primo, in anni di Mister della Juventus, utilizza spesso la parola “tecnica” e la frase: “Se tecnicamente giochiamo bene possiamo farcela”. Parla meno di pressione, ritmo, forza, grinta, palle. Un’idea forse nata per eredità di ciò che era da calciatore.
Di contro non ama chi parla di calcio come scienza esatta: “Si vuol far passare il calcio per una scienza. E’ una balla. Dal pallone si pretendono schemi che vengano alla perfezione in un contesto sconnesso, tra rimbalzi irregolari ecc. E’ un assurdo. Bisogna dare un’identità e avere a propria disposizione gente disponibile al sacrificio”. Per quanto riguarda gli schemi in campo, ha dimostrato da sempre una certa duttilità, intrevenendo in corso d’opera sull’assetto della squadra; celebre una sua dichiarazione: “Non sono un maniaco degli schemi, ma un estroso: non posso stare ventiquattr’ore di fila a cercare una soluzione, devo aspettare che arrivi l’ispirazione e il più delle volte capita quando non ci penso: capita che di notte cambi la formazione che avevo deciso, per esempio. La realtà è che si vive di sensazioni”.
Il secondo, anche prima di arrivare alla panchina dell’Atalanta, predilige un modulo in campo basato sul possesso della palla, con centrocampisti di fascia in grado di difendere e di attaccare: difendere in maniera aggressiva e recuperare prima possibile il pallone, per questo il suo sistema di marcature a uomo è sempre attivo anche in zone molto alte del campo. L’estrema aggressività è consentita e bilanciata dalla costante ricerca della superiorità numerica in zona arretrata, che permette di coprire eventuali falle del sistema di pressione.
Gasperini ha sempre dichiarato di essere un insegnante di calcio, non un motivatore.
A proposito della gara di andata di semifinale di Coppa Italia di questa sera, Allegri commenta: “La Coppa Italia è un obiettivo, arrivare per la quarta volta consecutiva in finale sarebbe un grande risultato, ma dobbiamo prima passare da Bergamo. Sono felice che Higuain sia tornato a segnare, ma dobbiamo migliorare un po’ le prestazioni di squadra. Per quanto comunque sia sempre difficile giocare contro squadre che giocano in 10 vicino l’area di rigore, col Chievo siamo stati bravi ad avere pazienza per trovare il gol”.
L’Atalanta non batte la Juventus dal 2004 (anche allora era Coppa Italia). Gasperini a proposito del match di stasera dichiara: “La Juventus è chiaramente favorita. oltretutto giochiamo due partite, ma ormai non siamo più una sorpresa. È un anno e mezzo che l’Atalanta viaggia con ritmi molto importanti. Sarà una bella sfida. Per noi è un’ occasione incredibile, è da tanto tempo che non giochiamo una semifinale, dobbiamo giocarci questa speranza con le armi a nostra disposizione, poi sarà il campo a decidere”.
Silvia Sanmory