Allegri-Juve: ma si può parlare di crisi?

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La prima volta è successo dopo la sconfitta di Doha. Ora dopo quella di Firenze. Appena la Juve perde punti e battaglie, c’è un nuovo ritornello nell’aria: “Bianconeri in crisi: Allegri via a fine stagione”.

Quanto di vero c’è in queste parole è difficile dirlo:

1. Si può davvero parlare di crisi Juve?

2. Il tecnico livornese lascerà Torino a giugno?

Dopo la Supercoppa persa contro il Milan a dicembre e  dopo il triplice fischio del Franchi di ieri sera, stampa e tifosi si sono scatenati sul possibile addio di Allegri e addirittura sui papabili sostituti. Tra tutti, il nome che spunta sempre è quello proprio dell’allenatore dei Viola, Paulo Sousa. Di certo, però, è troppo presto per qualsiasi tipo di fantamercato e toto allenatori e oggi un tweet di Allegri ha gettato acqua sul fuoco. “La sconfitta di ieri ci deve fare arrabbiare, ma esalterà il VALORE della nostra SFIDA: tutti insieme, ancora più uniti verso la LEGGENDA!”, ha scritto il livornese su Twitter. Nonostante siano “valore, sfida e leggenda” le parole in grassetto, quelle più importanti sono “insieme” e “uniti”. Insomma, il Conte Max non ha nessuna intenzione di lasciare Torino. Anche se è difficile per una squadra che ha vinto il suo girone di Champions ed è prima in campionato parlare di crisi, ci sono comunque delle cose che Allegri deve rivedere: il modulo, la difesa e il “caso Dybala”.

La Juve ha trovato finalmente la sua strada con il 4-3-1-2, ma ieri l’assenza di Dani Alves e Lichtsteiner ha costretto il tecnico a virare sul vecchio 3-5-2. Scelta comprensibile ma che ha portato a risultati non proprio positivi. Anche la BBC ieri era in affanno: Barzagli, Bonucci e Chiellini non giocavano insieme dal 29 ottobre scorso e i due toscani non sono al massimo della forma. Buono allora l’acquisto di Caldara e Rugani che finalmente è sbocciato. Si attende il ritorno di Benatia dalla Coppa d’Africa. Dybala ieri sera era in “versione Doha”: a parte il gol divorato, la Joya ha sbagliato troppo per uno che in genere incanta ogni domenica.

Insomma, da qui a maggio Allegri ha tanto a cui pensare e chissà se avrà tempo anche di ragionare sul suo futuro.

Staremo a vedere poi cosa succederà a giugno.