Allegri-Alves, quando due pesi hanno due misure

Fanno discutere le parole di Massimiliano Allegri riguardo Paulo Dybala: molto simili alle dichiarazioni per cui fu censurato Dani Alves

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Suscitano non poco sconcerto le parole di Massimiliano Allegri che, in una lunga intervista concessa al ‘Corriere dello Sport’  in cui ha spiegato i motivi per i quali non avrebbe accettato la panchina del Real Madrid, ha avuto modo di soffermarsi sul mercato della Juventus e su alcuni suoi giocatori di punta, primo tra tutti Paulo Dybala.

“Dybala? il suo obiettivo è di fare altre stagioni qui e poi andare in una grande squadra per migliorare. Se giochi nella Juventus dopo hai tre possibilità: Real, Barcellona o Bayern”. Così si è espresso il tecnico toscano a proposito del numero 10 bianconero: parole che potrebbero sembrare innocue ai più, ma che ascoltate dai tifosi bianconeri acquistano una strana assonanza.

(immagine la stampa)

Sì, perchè in molti ricorderanno la bufera sollevata lo scorso anno poco dopo la finale di Champions da Dani Alves, quando da tesserato bianconero aveva consigliato sempre a Paulo Dybala di andare via dalla Juventus per completare il suo processo di crescita. Il web e il popolo juventino si scatenarono contro il terzino brasiliano che poi – forse per questo, forse per altri motivi – arrivò alla rescissione del contratto con la Vecchia Signora.

(immagine virgilio)

Alla luce di questi eventi, le parole di Allegri sembrano quanto mai incriminabili: uno perchè da allenatore sottintende che la Juventus non sia abbastanza ‘grande squadra’ per far crescere Paulo Dybala; due, perchè egli stesso poco prima afferma di aver rifiutato la chiamata di Florentino Perez perché la Juve non è da meno dei Blancos. Un discorso pertanto all’impronta della poca coerenza, un’esternazione che deprezza la Juve agli occhi dell’Europa e dei suoi stessi tifosi.

Ancora più incriminabile la reazione – che non c’è stata, ovviamente  – della società di fronte a tale discorso, reazione condivisa  da gran parte della tifoseria e  che ha fatto passare  sottobanco una dichiarazione quanto meno inopportuna da parte di un qualsiasi tesserato,  se non altro per decoro. Senza considerare che Allegri è recidivo: già nella conferenza post Juventus Tottenham aveva sottolineato che , per la Vecchia Signora, già essere agli ottavi di Champions era un lusso. E lo aveva fatto in maniera sostenuta, quasi fosse un suo diritto.

A quanto pare la legge dei “due pesi, due misure” vige anche nelle migliori famiglie: per quale motivo venga applicata tolleranza nel caso di Allegri (che, al pari e più di Alves, avrebbe fatto  bene a tacere visto che non è un ‘semplice’ giocatore ma una guida tecnica),  non ci sarà mai dato sapere. A questo punto sarebbe interessante conoscere da Massimiliano Allegri il reale motivo del suo rifiuto a un’ esperienza in una ‘grande squadra’ che, come a Paulo Dybala, gli avrebbe potuto dare la possibilità di crescere.

Ma forse lui non ne ha bisogno.

Daniela Russo

(immagine daily mail)