L’ufficialità dell’acquisto di Tonelli da parte del Napoli è arrivata dal Presidente Aurelio De Laurentiis nel post-partita di Napoli-Frosinone, ultima giornata di campionato:
DICONO DI LUI – Successivamente alla sfida che ha regalato al Napoli la diretta qualificazione alla UEFA Champions League, il vice di Giampaolo a Empoli, Martusciello, ha raccontato ai microfoni di Mai Dire Calcio un piccolo aneddoto riguardante Tonelli: “L’altro giorno stava guardando la partita del Napoli con tutta la squadra e al gol di Hamsik tutti sono corsi ad abbracciarlo perché si vedeva la possibilità di accedere alla Champions League”. Il tecnico di Ischia ha riferito la sua esperienza da allenatore del difensore ex Empoli: “Io sono di parte, sono stato dieci anni a stretto contatto. Lo conosco dai tempi della Primavera, si lavorava quasi tutti i giorni per migliorarlo sotto tutti i punti di vista. Aveva un grosso motore: grande fisicità, rapidità, giocatore intelligentissimo. Un difensore che sa portare dentro quello che è un passato, quello che un difensore deve fare: sa marcare e sa reagire ad un impatto fisico. Rugani è più pulito, ma Tonelli è più intelligente del difensore della Juventus. Se sbaglia, sbaglia per eccesso di personalità. Gli errori che a volte commette sono dovuti a questa grande personalità. Anche lui deve ringraziare il lavoro di Sarri. Ci può stare alla grande in questo Napoli, ma ci sono pressioni diverse. Sono convinto che possa far bene perché ha grande voglia di giocare”.
Anche l’allenatore Marco Giampaolo – intervenendo a Radio Crc – ha parlato del trasferimento di Tonelli al Napoli: “Il Napoli porta in casa un giocatore che conosce benissimo Sarri, questo non è di secondo piano. È un giocatore che in campo ha una leadership, si fa sentire, quando non c’è si sente, è sempre positivo durante la gara e se commette un errore non ha mai il braccino corto. È un difensore nello spirito, nella testa. Non ha bisogno di tempo, conosce bene quello che chiede Sarri e dentro di lui già sa cosa fare. La scelta del Napoli infatti non è casuale. È forte di testa, ha temperamento, in Italia credo sia tra i più forti. Ha personalità, come Hysaj che avete visto. È un grande acquisto!”.
ASPETTI TATTICI – La bellezza e l’efficacia dell’Empoli sono racchiuse nel successo difensivo della squadra, ove Tonelli è stato il vero leader difensivo, soprattutto insieme al collega Rugani nella prima stagione di Serie A. La linea difensiva dell’Empoli è riuscita a fermare tante big del nostro campionato, con Sarri prima e Giampaolo poi, perché il reparto difensivo è solito muoversi in maniera sincrona, tenendo sempre come riferimento la palla. Lorenzo Tonelli ha dato prova di essere un centrale difensivo aggressivo – a volte oltre misura – e dotato di ottimo senso dell’anticipo proprio perché, avendo come unico riferimento la palla, ha sviluppato la capacità di leggere le traiettorie della stessa.
La squadra empolese si è distinta in Serie A per il modo in cui è stata in campo e per i movimenti sul terreno di gioco belli da vedere e sempre propositivi, tanto da sembrare una big del nostro calcio.
È nella propositività di gioco, infatti, che il lavoro dei difensori è risultato importante, come nel Napoli del resto: la manovra di gioco, infatti, parte già dai difensori, dalle retrovie. Il nuovo acquisto del Napoli ritroverà, dunque, gli stessi principi tattici applicati ad Empoli: sulle situazioni di palla scoperta, Tonelli – nella linea difensiva – giocherà sulla palla e non sull’uomo , difendendo di reparto, e chiuderà dunque gli spazi con i compagni della difesa muovendosi indietro per coprire la profondità; insieme alla linea difensiva coprirà la profondità con la stessa direzione di corsa degli avversari, adattando la postura del corpo per coprire sempre la linea palla-porta; all’interno della linea difensiva, inoltre – nell’avere come riferimento principale la palla – continuerà a prediligere la copertura degli spazi anziché la marcatura a uomo.
Tonelli non è certamente un difensore dalla tecnica sopraffina o, in generale, un acquisto che aumenta il valore tecnico della rosa, ma ha senz’altro dalla sua parte l’adattabilità ad un sistema di gioco come quello del Napoli. La maggior parte dei difensori, infatti, è abituata ad avere come riferimento l’avversario, per questa ragione qualsiasi difensore troverebbe complicato nell’immediato cambiare la propria concezione della fase difensiva, soprattutto nella testa prima che nel corpo: infatti il difensore che considera l’uomo come oggetto di marcatura deve cambiare mentalità difensiva per avere poi come unici riferimenti la palla e la copertura degli spazi, obiettivo non semplice tantomeno scontato da raggiungere.
Il difensore toscano è dunque un acquisto mirato tatticamente, che contribuisce al completamento del reparto difensivo più che ad un miglioramento dello stesso, specialmente in vista dei tanti impegni calcistici nei quali gli azzurri saranno costantemente coinvolti.
Valeria Iuliano