Alla scoperta dello Sporting

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Mercoledì la Juventus incontrerà i portoghesi dello Sporting. Avversari assai precisi, soprattutto nel puntualizzare il loro nome…

Era il 28 settembre quando la Juventus annunciava su Twitter la vendita libera per la gara di Champions contro lo Sporting Lisbona: la risposta repentina dell’ avversario arrivava sempre sul social: “Il nome corretto è Sporting Clube de Portugal“, con tanto di emoticon con gli occhi rivolti al cielo come a dire: beata ignoranza…

Identità precisa e piena di velleità. Sì, perchè mentre la Juventus attraversa un momento ricco di impegni difficili con (evidente) poca serenità in squadra, lo Sporting si riaffaccia alla competizione europea forte di un secondo posto in campionato a soli due punti dal Porto e senza mai essere stato battuto. Nel girone i portoghesi vantano al pari dei bianconeri una vittoria sull’Olympiakos e una sconfitta, assai meno clamorosa di quella della Juventus, contro il Barcellona: solo di misura e  arrivata tra l’altro per un’autorete.

Il calciatore macedone Stefan Ristovski, conosciuto in Italia per aver indossato la maglia del Parma ha dichiarato senza tanti giri di parole di ambire al secondo posto nel girone: “Siamo una squadra costruita per puntare al campionato e ad andare avanti il più possibile in Champions. Anche l’Italia era data come favorita contro la Macedonia e avete visto tutti com’è finita. Non arriviamo a Torino con rassegnazione”.

Altro volto noto dello Sporting è Bruno Fernandes, ex di Udinese e Sampdoria: giocava proprio con i friulani quando la Juventus perse in casa alla prima di campionato due anni or sono. Il centrocampista ha ribadito le intenzioni già espresse dal compagno di squadra, presentando l’undici portoghese come entusiasta e pronto ad affermarsi anche a livello europeo.

Le due compagini non si sono mai incontrate nell’Europa che conta; con le portoghesi la Juventus annovera 6 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte: gli ultimi scontri lo scorso anno agli ottavi col Porto, con vittoria in casa e fuori. Dai numeri si evince dunque che la Signora soffre le squadre iberiche e lo Sporting è sicuramente una squadra ostica, con un ottimo blocco difensivo (con un calciatore italiano, Cristiano Piccini) e una altrettanto buona solidità a centrocampo. E’ guidata da un presidente giovane e ambizioso che due anni fa è riuscito a strappare al Benfica un valido tecnico come Jorge Jesus.

Insomma: ottimisti, coraggiosi e con nulla o quasi da perdere.

Se la Juventus farà la Juventus, l’avversario dovrà deporre le armi. Ma è necessario non sottovalutare un gruppo così agguerrito: spesso la prima dimostrazione di forza sta proprio nel difendere il proprio nome…

Daniela Russo