La carta Dybala avvolge il sasso Inter nella notte del Derby d’ Italia a San Siro.
Il giovane argentino è la mossa vincente di Sarri dal primo minuto sul terreno del Meazza.
È la sua partita, si sente nell’aria, si capisce già quando dopo soli 4′ minuti scende a rete e folgora Handanovic, realizzando la tanto sospirata prima rete stagionale nonché la prima in assoluto ai nerazzurri.
Una rete, come suo solito, mai banale.
Costantemente in crescita dall’inizio di stagione, il diez bianconero partita dopo partita si sta riprendendo il suo posto. In splendida forma, tirato a lucido fisicamente e mentalmente sereno, Paulo Dybala è tornato la Joya, solare e sorridente.
Con quello sguardo da bambino che con il pallone tra i piedi – come dice mister Sarri – si diverte e fa divertire.
Colpisce questa serenità riconquistata e palesata così rapidamente, dopo l’ultimo cupo anno della gestione Allegri e soprattutto dopo la difficile estate in cui l’attaccante ha dovuto opporsi con tutte le sue forse ai ripetuti tentativi della Juventus di cederlo. Il suo amor proprio e il suo carattere sono alla lunga venuti fuori con grande determinazione, smentendo ancora una volta quelli che vogliono Dybala un giovane di poca personalità.
Colpisce parimenti l’affiatamento in vistoso aumento con Cristiano Ronaldo e non può passare inosservato l’affetto dimostratogli durante e dopo la gara con l’Inter: la contentezza di aver ritrovato il proprio gioiello – la Joya, appunto – è evidente da parte di tutti.
Aver riconquistato la ‘sua’ Juventus mette Dybala in condizione non solo di grande tranquillità, ma soprattutto di muoversi a ‘tuttocampo’ – come voleva Allegri – con una maggiore consapevolezza dei propri mezzi e senza sentirsi per questo sacrificato.
Persino la staffetta con Gonzalo Higuain viene vissuta – da entrambi – in maniera diversa: alla base certamente vi è anche il legame di amicizia ( compañerismo, come direbbe Paulo) tra i due, reduci da due stagioni insieme in bianconero e entrambi protagonisti di una sessione di mercato a dir poco complicata.
Quella maglia numero 10, così fieramente mostrata dopo il gol alla Triestina in pre campionato, sembra ora salda sulle spalle della Joya.
Che è intenzionato a suonare il suo inno in bianconero ancora molto, molto a lungo.
Daniela Russo