Più di 300 presenze con la maglia della sua città natale Alia Guagni è da sempre rimasta fedele ai colori viola.
Le facciamo un regalo per il suo compleanno, il 1 Ottobre, accendendiamo i riflettori su di lei.
L’unica calciatrice della Nazionale che ha sempre militato nella stessa squadra tranne parentesi estive dove è andata all’estero in prestito per pochissimi mesi.
Alia ha una grinta e una velocità che ai recenti Mondiali in Francia l’hanno resa famosa ed è subito entrata nel mirino di numerosi club esteri.
Il Real Madrid questa estate le ha fatto un’ allettante proposta ma il cuore e il talento fiorentino sono rimasti in Italia, nella società dove a 10 anni ha debuttato con la Primavera, con la quale ha conquistato la Serie A e, dal 2015, diventando Fiorentina Women’s, è una delle società affiliate al maschile che, negli ultimi anni, è ai vertici nel campionato maggiore lottando per lo scudetto. Con la squadra gigliata ha vinto uno storico scudetto nel 2006, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana.
“Firenze è casa mia, sono dove devo essere” dirà a ViolaChannel (il sito ufficiale della Fiorentina) dopo la firma del rinnovo del contratto.
Alia sa cosa vuole.
Ha rinnovato per altri due anni con la Fiorentina ed è il capitano della squadra, la bandiera, la regina della sua Firenze.
Con il numero 3 è il pilastro della difesa viola.
Ha una velocità che quando parte in fascia non la ferma nessuno. Va su tutte le palle con un coraggio e una determinazione che la rendono una giocatrice preziosissima.
Un gioiellino tutto italiano, un simbolo e un esempio.
Nei giorni dell’offerta del Real, ho ripensato ai sacrifici che ho fatto, fin da bambina, per inseguire il mio sogno.
Quello di diventare una calciatrice col giglio viola sul petto e con l’azzurro della Nazionale come traguardo non solo da raggiungere ma da onorare giorno dopo giorno.
Il calcio femminile, in Italia, sta crescendo in maniera significativa e anche i media si sono accorti di noi… Adesso qualcosa sta cambiando!
Il suo gesto mostra un attaccamento alla maglia che nel calcio moderno è sempre più raro. La sua è la scelta di chi crede nel progetto viola ma anche nella crescita del calcio femminile italiano.
Alia così rinuncia a cifre fuori mercato per il calcio femminile (un triennale da 250 mila euro), allo status assicurato di professionista, al blasone Blancos perchè sa che non può, dopo tanti sacrifici, voltare le spalle al movimento, proprio adesso.
Resta, quindi in riva d’Arno per continuare a fare la storia della sua Fiorentina ma anche del calcio femminile.
La sua è una storia bellissima da raccontare, una storia di calcio e di amore che fa bene allo sport.
Laura Pressi