“Arriverò al punto rapidamente. Mi ritiro e ho così tanta chiarezza su questa decisione e sono così felice di potervela finalmente dire…”
Senza troppi giri di parole, andando dritto al punto (o nel suo caso sarebbe meglio dire “andando dritta in gol”), Alex Morgan, tramite i suoi canali social ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato.
“Ci è voluto molto tempo e questa decisione non è stata facile. Ma all’inizio del 2024, sentivo nel mio cuore e nella mia anima che questa sarebbe stata l’ultima stagione in cui avrei giocato a calcio”.
Una decisione non semplice influenzata anche da una seconda gravidanza.
L’icona del calcio femminile, ha già una figlia di 4 anni, Charlie che le ha confessato di voler seguire le sue orme.
“…Charlie è venuta da me e mi ha detto che vuole diventare una calciatrice. E mi ha reso immensamente orgogliosa, non perché desidero che diventi una calciatrice quando sarà grande, ma perché esiste un percorso che persino una bambina di 4 anni può vedere ora…”.
Già, perchè, se oggi il calcio femminile, dai più, non è visto come qualcosa di astruso o “contro natura” lo si deve anche ad atlete come Morgan.
“Stiamo cambiando le vite e l’impatto che abbiamo sulle future generazione è irreversibile. Sono orgogliosa della mano che ho dato nel rendere possibile tutto questo, nel far progredire il gioco e nel lasciarlo in un modo di cui sono così felice e orgogliosa”.
Alex, 35 anni, californiana, capitana del San Diego Wave FC e della nazionale femminile Usa è stata due volte campionessa del mondo (2015, 2019) e una volta campionessa olimpica (2012), ma le sue vittorie più grandi hanno riguardato la parità salariale, la parità di condizioni lavorative, la parità di premi.
Lei, prima calciatrice al mondo a finire nei negozi di giocattoli in forma di Barbie, ha contribuito enormemente al riconoscimento dei diritti delle donne nello sport e grazie alle sue battaglie sull’equal pay, negli USA ora le calciatrici sono pagate quanto i colleghi maschi.
Una carriera lunga 15 anni che l’ha vista indossare svariate maglie di club statunitensi, vincendo una WPS Championship, una NWSL Championship, uno NWSL Shield e una NWSL Challenge Cup. A ciò si aggiungono le esperienze in Europa con Lione e Tottenham durante le quali ha vinto una D1, una Coppa di Francia e una Champions League.
Una carriera lunga 15 anni durante i quali il calcio femminile ha subito una metamorfosi accattivando sempre più pubblico e l’attenzione dei media, non senza il suo contributo.
“Because of you, I can dream bigger”, recitava un cartellone tra le mani di una bambina allo stadio in occasione della sua partita tra San Diego Wave e North Carolina Courage: un messaggio emblematico che sintetizza l’influenza positiva che Alex Morgan ha avuto sul calcio femminile.
Grazie di tutto Alex!!!