Si parla spesso di predestinati, nelle piccole e grandi squadre.
la Serie A ne coltiva moltissimi, alcuni crescono e sfondano in Italia mentre altri all’estero. Ecco, il Napoli da sempre non è da meno. Si ricordi quando la società azzurra comprò dei giovanissimi ed acerbi Hamsik e Lavezzi, un bravo Cavani, o più recentemente un Insigne, Zielinski, Koulibaly. Tutti giocatori che hanno scritto e stanno scrivendo ancora la storia del Napoli. Ragazzi, provenienti da squadre minori, diventati uomini in azzurro per poi, alcuni, prendere altre strade, perchè loro erano dei predestinati a diventare dei campioni del calcio.
Il calciomercato del Napoli di questa estate è stato proficuo anche se deve ancora far vedere i suoi frutti. Anche questa estate, comunque, possiamo dire di aver preso un predestinato e cioè il giovane e talentuoso Di Lorenzo, il quale dopo pochissimi mesi al Napoli ha avuto già la sua chiamata in Nazionale dal CT Mancini.
Non dimentichiamoci però di Alex Meret. Occhi di ghiaccio, bello, intuitivo e talentuoso.
L’estremo difensore del Napoli, classe ’97 (22 anni), è il nuovo idolo dei napoletani. Beh, non proprio “nuovo” giacchè il Napoli lo ha acquistato l’estate scorsa (2018/19) dall’Udinese che lo aveva dato in prestito alla SPAL già dal 2016. Data la giovanissima età, Ancelotti non se la sentì di schierarlo già dalle prime partite come titolare che preferisce dunque affidarsi all’esperienza di Karnesis ed Ospina.
Destino vuole che Meret presto prende il posto del primo portiere del Napoli, sia per infortuni degli altri sia per la sua innata bravura.
I paragoni
Alex Meret viene paragonato a Gigio Donnarumma o addirittura a Gigi Buffon, proprio da quando è entrato a far parte degli azzurri. Non che prima non fosse bravo e a un tratto sì, semplicemente si ha avuto più visibilità di lui anche e soprattutto in Europa. La sua bravura ed il suo costante impegno sono stati ripagati con la tanto attesa chiamata in Nazionale. Certo, adesso è il terzo portiere, ma chissà un giorno potrà anche essere schierato come titolare e dimostrare di non essere inferiore quanto meno a un suo coetaneo.
Addirittura i napoletani gli hanno dedicato una canzone, sopra la base della canzone dei The Kolors ft. Elodie. Recita così “In mezzo a quei pali sì c’è un re, come faremmo senza te? Tutto è sicuro se ci sei tu, ormai dubbi non ne ho proprio più. […] Un muro in porta lì c’è, basta osservalo e lo sai, quanta grinta lui vende”.
Le qualità
La grinta è proprio una delle sue migliori qualità, in campo e fuori. Basti vederlo tra i pali con quel suo sguardo magnetico sul pallone o come incita i ragazzi, la difesa, la sua concentrazione che gli permette di avere riflessi con una prontezza ineguagliabile, non è cosa da tutti o almeno non per quelli della sua età.
Fuori dal campo invece con semplici messaggi sui social riesce a dare quella grinta per andare avanti, non abbattersi e fare sempre meglio. Ha doti da leader, non lo si può negare. Come, ad esempio, ha fatto dopo la sconfitta con la Roma per 2-1. Un semplice e conciso “Rialziamoci.” Dopo la sua ennesima grande prestazione (da voto 7.5-8, dai quotidiani), nonostante la sconfitta, carica la squadra in vista dei prossimi impegni col Napoli.
3 MIRACOLI IN 5”: San Alex Meret
Se Meret era l’idolo dei napoletani prima della partita col Verona (vinta 2-0), dopo 3 parate in 5” a Napoli stanno già preparando la cerimonia per farlo Santo, intanto nei fumetti di Danilopè già lo è.
I suoi tre miracoli repentini hanno impedito alla banda Juric di portarsi in vantaggio al San Paolo.
Troviamo, nelle ultime partite, un Meret fenomenale e in gran forma anche nelle sfide europee. La partita in casa del Salisburgo non è stata facile ma nei primi 45′ di gioco lui era sicuramente il migliore in campo con almeno tre interventi decisivi che hanno salvato il Napoli da un vantaggio all’affondo nella Red Bull Arena. Lo stesso si può dire della prestazione avuta ieri sera sempre col Salisburgo al San Paolo. Nonostante il pareggio, i suoi interventi sono stati provvidenziali.
Meret entra nella top five europea
Meret è la nota lieta del Napoli poco brillante, in crisi e sotto tono. Il portiere azzurro, al di là di quel piccolo errore con l’Atalanta, è sempre stato tra i migliori della squadra sia in campionato sia in Champions. Un fenomeno nelle meni del Napoli, infatti, con il rigore parato a Kolarov sull’1-0 nella sfida contro la Roma, secondo il CdS, Meret è entrato nella classifica dei primi cinque portieri europei più giovani capaci di neutralizzare un calcio di rigore in questa stagione. Ecco la classifica: al primo posto c’è Donnarumma del Milan (1999); a seguire Lafont, del Nantes (1999); Dragowski, Fiorentina (1997); Alex Meret, Napoli (1997); e infine Rajkovic del Reims (1995).
Una soddisfazione personale meritata, in un momento collettivo piuttosto difficile. Ci si augura che possa fare molto meglio, per diventare un vero e proprio campione, e che non ci abbandoni troppo presto!
Valentina Vittoria