Il calcio a volte sa essere proprio romantico. Il 9 luglio 2024 il Monza ha presentato alla stampa il suo nuovo allenatore, Alessandro Nesta, esattamente 18 anni dopo dalla finale di Berlino in cui l’Italia si laureò Campione del Mondo contro la Francia. Non giocò quella finale, ma quel mondiale sì Alessandro Nesta che, nel giorno dell’anniversario di quella vittoria, festeggia un nuovo traguardo: la sua prima panchina da allenatore in Serie A.

Non una panchina qualunque, bensì quella del Monza di Adriano Galliani con cui dal 2002 al 2012 ha fatto la storia del Milan di Silvio Berlusconi, conquistando due scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe Italiane, due Champions League, due Supercoppe Uefa e una Coppa del Mondo per Club. Tanto romanticismo, tante sfumature rossonere e inevitabilmente il ricordo che va Silvio Berlusconi: “Venendo qui, vedendo il centro sportivo e tutto quello che è stato costruito, sento la mano del Presidente, che ovunque va lascia qualcosa di straordinario e importante”

Anche Nesta proverà a fare qualcosa di importante a Monza, seguendo le impronte che ha lasciato il suo predecessore Raffaele Palladino dopo due stagioni a metà classifica e magari provando a centrare quel piazzamento europeo che profumerebbe di storia per la città e un club che ha impiegato 110 anni per arrivare nella massima serie. “Se sarò un allenatore da Serie A lo dirà il tempo” ha affermato Nesta, non mostrando nessuna paura verso le pressioni che, inevitabilmente, arriveranno. Del resto è abituato a vivere sotto pressione, così come è stata tutta la sua carriera da giocatore. 

“Sapevo nel 2002 che se il Milan avesse preso Nesta, il miglior difensore del mondo, avrebbe vinto la Champions League. E ho avuto ragione. Ora gli auguro la stessa carriera che ha avuto da calciatore anche da allenatore. E sono sicuro che pure Berlusconi sarebbe stato felice di questa scelta” ha dichiarato Galliani, commosso nel ricordare il passato glorioso milanista

Tanto passato, ma soprattutto tanto futuro. Tanti punti fermi da cui partire, da Pessina a Izzo, da Djuric al recuperato Caprari, da Gagliardini al giovane difensore Andrea Carboni a cui si affiderà il tecnico romano per la prossima stagione che ripartirà dal ritiro di Pontedilegno-Tonale, al via dal 10 luglio.

 

Martina Giuliano