Aleksej Mirančuk è ufficialmente un nuovo giocatore dell’ Atalanta.
La squadra di Bergamo ha portato a casa il giovane russo per la cifra (praticamente irrisoria) di 14,5 milioni. La Lokomotiv Mosca ha annunciato la cessione del ragazzo sui suoi canali social:
⚡️ «Локомотив» и «Аталанта» достигли принципиальной договоренности о переходе Алексея Миранчука в итальянский клуб.
Трансфер завершится, когда Алексей пройдет медобследование.
➡️ https://t.co/iigbZr1dtA pic.twitter.com/f9DTWCRRX8
— «Локомотив» (@fclokomotiv) August 30, 2020
Ma per parlare di Aleksej Mirančuk, bisogna fare un passo indietro.
Aleksej e Anton Mirančuk sono gemelli omozigoti, nati il 17 ottobre 1995.
Identici al punto che distinguerli è veramente impresa ardua, anche nella loro passione per il calcio. Fortunatamente in campo sono speculari: Lesha (Aleksej) è mancino, Bart (Anton) invece è destro.
La mamma comprende il valore del sogno dei suoi due figli e li supporta. Li accompagna all’ Olimp, una scuola calcio distante più di un’ora dal paese in cui vivono, nel sud della Russia. A 11 anni i gemelli fanno un provino con lo Spartak: il club tuttavia non è convinto dalla gracilità dei due ragazzini e pertanto non propone un contratto.
Mamma Elena non si perde d’animo e nemmeno i ragazzi. Passa qualche anno ed ecco che i gemelli attirano l’attenzione della Lokomotiv che decide quindi di puntare sui due.
In campo sono sicuramente differenti, non solo per il piede di preferenza, ma anche per caratteristiche. Aleksej è più tecnico e offensivo, preferisce la fascia o la trequarti per mettersi in luce mentre Anton è una mezzala che si distingue per la corsa e per la duttilità.
C’è un altro dettaglio, non indifferente: Aleksej, tra i due, è sempre stato più pronto. È sempre rimasto in rossoverde, mentre Anton ha passato una stagione in prestito per crescere nel Levadia Tallin, in Estonia. L’unione tra i due gemelli è totale e Bart soffre senza Lesha:
Ho un legame spirituale con lui, quando non siamo insieme sono triste.
Eppure cresce e migliora, nel desiderio di essere alla sua altezza.
Dopo sette anni insieme, per i due gemelli è giunta l’ora di separarsi. Per Lesha si aprono le porte dell’Italia, l’Atalanta ha intravisto in lui l’uomo perfetto per sostituire Josip Ilicic, il cui futuro resta avvolto – al momento – nell’incertezza.
Due gol alla Juventus in Champions League nella passata stagione , 12 (e 5 assist) in Premier Liga con la Lokomotiv Mosca. In sette annate, 228 presenze accompagnate da 43 reti.
Adesso è il momento di uscire dai confini della patria e sondare altri stadi, altri modi di giocare. E soprattutto senza l’adorato fratello al suo fianco.
Bergamo sembra già la casa ideale per questo talentuoso venticinquenne dalla faccia da simpatica canaglia: così già Malinovskyi, anche Mirančuk può diventare arma letale nelle mani di Gasperini e nel sistema di gioco della Dea.
Con un ultimo, caloroso saluto Lesha – sempre supportato da Bart – si congeda dalla sua squadra.
Voglio ringraziare tutti i fan della Lokomotiv. Qui, insieme a voi, sono diventato un calciatore professionista e un uomo. Insieme a voi abbiamo vinto tutto. Con un’anima pura, voglio ringraziare tutti per essere stati presenti nei momenti difficili e facili. È ora di realizzare il mio sogno. So che vi preoccuperete per me. E io sarò con voi. Non vi sto dicendo addio! Ci rivediamo!
«Настало время пойти за мечтой» 🌟
Обращение Лёши Миранчука к болельщикам 🎥 pic.twitter.com/sWI44eEFev
— «Локомотив» (@fclokomotiv) August 30, 2020
È tempo di volare – in tutti i sensi – in Italia.
Aleksej è pronto.
Chissà che, tra qualche tempo, non lo raggiunga anche Anton.
Daniela Russo