Aleksandar Kolarov il Grande, senatore e conquistatore

Aleksandar Kolarov, uno dei pochi giocatori che possono vantare il primato di aver segnato nel derby della Capitale con due casacche diverse.

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Kolarov

Aleksandar Kolarov, uno dei pochi giocatori che possono vantare il primato di aver segnato nel derby della Capitale con due casacche diverse.

Nonostante quella alla Lazio sia stata la sua prima vera esperienza calcistica internazionale, i tifosi giallorossi non hanno accolto Kolarov con astio quando quasi dieci anni dopo ha fatto ritorno nella Capitale. Aleksandar ha messo piede a Roma la prima volta quand’era un ragazzino spaurito in arrivo da Belgrado, che muoveva i primi passi nel mondo del calcio. La seconda volta è un uomo, un calciatore più che affermato, che si è fatto le ossa nella magica Premier League.

Le annate alla Lazio accendono i riflettori sul giovane Kolarov: è un terzino estremamente abile, in grado di finalizzare dopo una corsa di settanta metri. Amante del dribbling e dei tiri dalla lunga distanza, Aleksandar attira le simpatie di Roberto Mancini, che lo vuole nel suo Manchester City. L’offerta non è difficile da accettare né per la Lazio né per Kolarov, che si ritrova su un volo diretto in Inghilterra.

Con la maglia dei Citizens vince numerosi trofei sul suolo britannico, ha l’onore di giocare con leggende del calibro di Agüero e David Silva e di sentire l’inno della Champions League. Trascorre 7 anni al Manchester City, dove colleziona 165 presenze e 11 reti. La sua foga agonistica e la sua leadership lo rendono un perfetto uomo spogliatoio.

È ciò di cui ha bisogno Eusebio Di Francesco, che sta costruendo un progetto ambizioso con la Roma nel 2017 e ha urgente bisogno di un sostituto per l’infortunato Emerson Palmieri. I giallorossi hanno bisogno dell’esperienza e della guida di uno come Kolarov, che una volta giunto nella capitale diventa subito uno dei senatori della squadra. Dopo l’addio di Francesco Totti, alla Roma serve una guida carismatica che possa aiutare Daniele De Rossi a tenere in piedi lo spogliatoio.

L’esordio con gol contro l’Atalanta sembra battezzare l’arrivo del difensore serbo. Trascorre tre anni convincenti con i giallorossi, diventando tra l’altro l’unico giocatore della storia ad andare a segno più di una volta nel derby della Capitale avendo indossato entrambe le casacche.

La parentesi finale della carriera di Kolarov è nuovamente in Italia, all’Inter, dove però l’età che avanza e una rosa piena di talenti non lo rendono una pedina decisiva nell’anno dello scudetto. Nel 2022 dice addio al calcio e decide di concentrarsi sulla carriera dirigenziale.
Con la Nazionale serba non vive gli stessi momenti di trionfo che hanno caratterizzato la sua permanenza nei club ma in patria Kolarov è molto amato. Nel 2011 infatti, subito dopo il passaggio al Manchester City, viene nominato giocatore serbo dell’anno.

Come gran parte dei giocatori della sua generazione vive l’incubo della guerra nei Balcani ma nonostante ciò Aleksandar si è sempre definito “solo un ragazzino che voleva giocare a calcio”.

Federica Vitali

Immagine di copertina: Wikipedia