Ah, da quando Senna non corre più
Ah, da quando Baggio non gioca più
Oh no, no! Da quando mi hai lasciato pure tu
Non è più domenica
Ah, da quando Baggio non gioca più
Oh no, no! Da quando mi hai lasciato pure tu
Non è più domenica
Oh, e non si dimentica
Sono già passati 15 anni da quando Roberto Baggio ha smesso di giocare a calcio. 15 anni da quando il suo tocco magico ha accarezzato per l’ultima volta il pallone.
Soave e leggero, forte e indomito. Ancora ci sembra di rivederlo quel tocco. Un guanto delicato che si appoggiava dolcemente su quella sfera magica che tanto amava.
15 anni da quando – diciamolo insieme a Cesare Cremonini – non è più domenica.
O almeno non è più quella domenica.
Romantica.
Poetica.
Divina.
Fatta di cose semplici ma essenziali, di partite alle 15 e di mercoledì da leoni.
Di Capitani e di gregari.
Di bandiere e di eroi.
E di chi era la Bandiera d’Italia.
Senza colore perché era il colore di tutti.
L’essenza del pallone.
La poesia di uno Sport ancora poco odiato.
La classe di chi rispondeva in mezzo al campo e non attraverso un post.
L’educazione di chi sapeva tacere.
La compostezza di chi viveva una vita da sportivo e non da show man.
No, non può essere più domenica.
Già.
Giusy Genovese