Acerbi era uno dei pochi giocatori in attività a poter raggiungere, uguagliare e forse superare il record di Javier Zanetti fissato a 162 partite consecutive giocate senza interruzioni e senza sostituzioni.
Sarebbero bastate altre 13 partite per poter entrare nella storia del calcio italiano, ma il conto è stato azzerato dall’arbitro Rocchi che, nel big-match contro il Napoli, ha punito il difensore biancoceleste con un cartellino rosso per doppia ammonizione. L’uscita di scena di Acerbi è avvenuta a 20 minuti dal termine della partita quando ormai i giochi erano fatti. Il Napoli, infatti, vinceva già 2-0 con due golnel primo tempo, ma l’accaduto ha costretto Simone Inzaghi a fare un’ulteriore sostituzione per colmare il vuoto lasciato in difesa, sacrificando Milinkovic-Savic. Per questo Acerbi subito dopo la partita ha voluto chiedere scusa pubblicando sui social questo messaggio:
Ma cosa vuol dire giocare 150 partite di fila?
Vuol dire avere una resistenza fisica ai limiti dell’umano.
Nelle ultime stagioni sono aumentate le partite infrasettimanali: con la Lazio Acerbi ha giocato da titolare anche le partite di Coppa Italia e di Europa League, alle quali si aggiungono quelle in Nazionale. Acerbi non si è mai tirato indietro, ha sempre risposto presente all’appello.
Vuol dire correttezza in campo.
Al netto dell’espulsione rimediata nella scorsa giornata di campionato, Acerbi ha giocato in modo ineccepibile tutte le sue partite in un ruolo che porta inevitabilmente i giocatori a commettere falli. Dove gli altri ci mettono cattiveria, Acerbi ci mette eleganza e precisione nel rubare i palloni e allontanarli dall’area di rigore.
Adesso il timer si è azzerato e Acerbi deve ricominciare tutto da capo. Tra qualche giorno compirà 31 anni e davanti a sé ha ancora molti anni da giocare. La volontà e le capacità ci sono, il record si potrà raggiungere: è stato solo rimandato.
Gisella Santoro