Acquistato dalla Juventus nel 2012, si è messo in luce nella Primavera di Baroni. Dopo due anni a Empoli che indussero tutti a considerarlo il miglior difensore centrale italiano fra i giovani, Daniele Rugani approda definitivamente a Torino nell’estate 2015.
Un prospetto interessante, un talento da coltivare, un campione del futuro: a Torino in molti credevano di aver trovato il profilo ideale per sostituire colossi del calibro di Chiellini e Bonucci.
Ma così non è stato…
Stagione dopo stagione, in attesa del definitivo salto di qualità, il difensore classe ’94 si è smarrito.
Poche le presenze, poca la continuità; lentamente Daniele ha perso certezze e fiducia finendo sempre più indietro nelle gerarchie, anche con Sarri, colui che lo aveva ben allevato e “lanciato” in quel di Empoli.
Fallito quindi anche l’ultimo tentativo di rilancio, la Juventus, in questa stagione, ha deciso che il tempo dell’attesa era finito e, parallelamente, il giocatore ha compreso che era giunto il momento di cambiare aria per rimettersi in gioco così, lo scorso ottobre è passato in prestito ai francesi del Rennes.
Fier de ma nouvelle aventure, prêt à me mettre en jeu dans un nouveau challenge 💪🔥 #AllezRennes #Ruga #RougeEtNoir #SRFC #StadeRennais pic.twitter.com/Qoc3WBJkVp
— Daniele Rugani (@DanieleRugani) October 6, 2020
Sono arrivato che ero un ragazzino con un sogno dentro un borsone più grosso di me. Oggi lascio Torino fra mille emozioni, ma senza alcun rammarico. Quello che provo è semmai gratitudine per aver realizzato quel sogno che da domani continuerò a vivere, anche se lontano da qui ❤️ pic.twitter.com/FZ23snMjmC
— Daniele Rugani (@DanieleRugani) October 3, 2020
Anche in Francia, in una piazza con minori pressioni ma che comunque rappresentava una vetrina importante, Rugani non è riuscito a incidere positivamente, soprattutto a causa di problemi alla coscia che l’hanno tenuto fuori dai giochi.
Malgrado ciò, quel difensore che in passato faceva gola a molti top club, oggi può rivelarsi prezioso per un Cagliari bisognoso di rinforzare la sua retroguardia.
Dopo l’esperienza transalpina, l’ormai calciatore 26enne, ha sentito la necessità di tornare in Serie A e così, dopo essere stato conteso tra Parma, Bologna e Torino, è stato girato al club sardo.
Saranno sei mesi importanti per trovare continuità e rilanciarsi e tornare a essere un difensore sul quale si può fare affidamento… anche in ottica azzurra!