La zampata della Dea, unica ad approfittare del pareggio del Milan e a portarsi quindi a pari punti con il Diavolo, passa per
Mario Pasalic.
E’ il giovane croato il Man of the Day della 33esima giornata di Serie A.
Il classe ’95, di proprietà del Chelsea, non è nuovo al nostro campionato maggiore: lo ricorderemo nel 2016 – con la maglia rossonera – tirare il rigore decisivo che consegnò alla squadra di Milano la Supercoppa italiana, sconfiggendo la Juventus a Doha. Un giro di prestiti per un giocatore che sembra destinato a non trovare stabilità: ogni anno a fine stagione pronto a chiudere le valigie e diretto altrove.
Il primo impatto
Il 25 luglio torna in Italia in quel di Bergamo, in prestito con oneroso riscatto: 15 i milioni chiesti dalla squadra inglese per la mezzala. Sembra destinato a altri lidi a gennaio, quando già l’argentino Rigoni lascia l’Atalanta insoddisfatto e il ragazzo dell’est rischia di essere il secondo flop. Il ruolo da trequartista non gli confa, il giovane vive con la testa altrove. Del resto tutta la prima parte di stagione dei bergamaschi appare come un grosso punto interrogativo.
Tuttavia Mario non ha mollato grazie a lui, il mister esperto di miracoli calcistici:
“Tu, per me, resti qui”.
Da mistero a certezza
Il cervello di Gasperini si ingegna per trovare una soluzione per questo centrocampista che tanto gli aggrada: lo sposta centrale e gli chiede un po’ di pazienza. I risultati arrivano prima del previsto. Si mette già in luce nel pareggio allo Stadium con la Juventus e diventa l’arma segreta del Gasp, da iniziale ‘oggetto non identificato’: 35 le presenze a oggi, con 6 reti e ben 7 assist.
Pesantissima quella di ieri sera al San Paolo, con cui ha consegnato alla Dea il quarto posto in un’atmosfera di puro trionfo. E tutto mentre si scaldano i motori per la semifinale di ritorno contro la Fiorentina, giovedì sera, in cui gli orobici si giovcano la possibilità di lottare – finalmente e meritatamente – per un trofeo.
“Voglio restare, è ora di fermarmi e vestire per un po’ la stessa maglia”,
ed ecco che il giovane con la testa tra le nuvole ha finalmente capito che l’Italia può essere la terra e il calcio che fanno per lui. Trascinato da questa meravigliosa squadra che continua a incantare tifosi e non e da quel signore in panchina dalla voce sommessa, dal carattere difficile ma baciato da Eupalla. Ora il passo definitivo è nelle mani di Percassi: lui è chiamato a investire i 15 milioni chiesti dal Chelsea per far sì che Mario, infine, possa smettere di avere sempre la valigia pronta.
Il finale di stagione della Dea – al cardiopalma – ci dirà tutta la verità.
Daniela Russo