A Roma è scissione tra società e pubblico

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Se quando si parla di scissione d’Impero Romano si pensa alla faida tra l’Impero d’Oriente e quello d’Occidente, dovremmo aggiornare i libri, o magari semplicemente la pagina web. Una scissione che scinde in due la “Caput Mundi” riguarda il popolo giallorosso e tutto il triangolo (NO… direbbero i tifosi) Usa-Olimpico-Trigoria.

Se si pensa allo strano clima che si è venuto a creare sopra la cupola di San Pietro già prima dell’inizio del Campionato, culminato poi in occasione del derby, non stupisce se qualcosa stia per rompersi. La mancanza di intesa o di compromessi tra la società e i tifosi è quasi arrivata sul filo del rasoio e, in seguito ai continui fischi da parte dei tifosi e le perseveranti contestazioni, il presidente Pallotta nel post partita di Champions League, Roma – Bate finita 0-0, si è schierato dalla parte di giocatori e allenatore contestando, invece, l’operato della curva e della stampa colpevoli di turbare l’equilibrio psicologico della squadra.

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L’ impatto psicologico sulla squadra c’è stato innegabilmente anche a seguito della sconfitta in Champions contro il Barcellona, risultato pesantissimo a livello mentale ma nulla a che vedere con le contestazioni della curva e dei tifosi. Nonostante la curva sud (di certo non pacifista e delicata nelle dichiarazioni e contestazioni) abbia mostrato recentemente dissenso e sfiducia anche nei confronti di giocatori e allenatore, i tifosi hanno più volte spiegato che il loro dissenso è rivolto alla società riguardo le modalità con le quali stia imponendo “regole” senza tener conto della storia che lega da sempre la curva alla squadra suscitando continue contestazioni che vengono fomentate dalla costante indifferenza con la quale la società agisce nei confronti del pubblico giallorosso. Le prestazioni della squadra, il pareggio a Bologna, la sconfitta a Torino e Barcellona, la società, Daspo, controlli esasperati sono alcuni dei tanti elementi che giustificano l’operato della curva. Magari Pallotta farebbe meglio a imparare l’italiano così da poter comunicare con il proprio popolo? Ciò non toglie che i nodi della tela siano parecchi, nodi che difficilmente verranno risolti e intanto se tale situazione ha davvero un tale impatto psicologico sulla squadra, farebbero prima a trovare un punto d’unione.


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Egle Patané

Golditacco2