Giovanni Simeone rimarrà nella storia per la sua triplette che domenica ha affossato il Napoli dato per favorito; grinta, determinazione e qualità da vero fuoriclasse, Giovanni è un figlio d’arte; il papà Diego è stato un campione dell’Inter e della Lazio
Si dice che il tre è un numero perfetto. Nel calcio poi, una triplette che arriva e affonda la squadra favorita assurge a record da finire negli annali.
Un numero perfetto in una giornata perfetta, quella di domenica, per il ventiduenne Giovanni Simeone, maglia della Fiorentina con il numero 9 addosso e una grinta e una qualità che hanno già fatto scrivere di lui come di un possibile futuro Pipita.
La squadra sconfitta dai tre gol del giovanissimo argentino è il Napoli, arreso alla furia dei suoi scatti che si sono fatti beffa della difesa partenopea.
Mani alle orecchie e via, ad esultare con i compagni.
Non solo: nella sua difesa ad oltranza del pallone e nel suo attacco granitico è riuscito persino a mettere fuori gioco Koulibaly.
Volontà di ferro, doti fisiche e caratteriali, leader dei marcatori nati dal 1995 in poi, Simeone dopo la vittoria contro il Napoli ha dichiarato: “E’ logico che nel Napoli l’uomo in meno ha pesato e che hanno avuto grandi difficoltà a creare gioco. Noi invece siamo stati bravissimi e proveremo ad andare in Europa. Dedico i gol a mio padre e a mio nonno”.
Già, il padre, Diego Simeone, che ha giocato anche in nell’Inter e nella Lazio, un leader in fatto di carisma, resistenza e grinta, doti che gli hanno consentito di segnare più di 100 gol in carriera.
Giovanni, soprannominato El Cholito (diminuitivo di El Cholo, il nomignolo che aveva il papà in campo), ha esordito nelle giovanili del River Plate per poi entrare in prima squadra all’inizio del 2013. Un paio di anni più tardi viene dato in prestito al Banfield: 12 gol segnati in 34 partite.
Arriva al Genoa nel 2016, esordendo in Serie A il 18 settembre nella partita contro il Sassuolo; il suo primo gol con la maglia del grifone arriva qualche giorno più tardi e porterà il pareggio nel contro il Pescara. Ma è contro la Juventus, il 27 novembre dello stesso anno, che Simeone segna la sua prima doppietta con la vittoria in casa della sua squadra per 3 – 1. Nell’agosto dello scorso anno arriva alla Fiorentina esordendo nella partita persa contro l’Inter per 3 – 0.
Il suo primo gol con i Viola il 10 settembre contro il Verona.
Attualmente è arrivato a quota 13 (più 4 assist), entrando così in 17 delle 50 reti che sino ad ora ha segnato la Fiorentina in questo campionato.
Il piccolo Cholito è riuscito dunque a tenere fede al suo intento, quello cioè di superare i 12 gol segnati lo scorso anno.
E non è di certo poco.
Di tutto rispetto anche il suo palmares con la Nazionale Argentina Under 20: 12 partite giocate e 10 gol segnati tanto da essere convocato nelle Olimpiadi del 2016 in Brasile.
La stoffa del fuoriclasse è indubbia, ormai ha smesso da tempo di essere semplicemente identificato come “il figlio di”.
Indubbia come il suo carattere temprato e positivo, che riesce ad incanalare le energie nel modo giusto, come nelle sedute di meditazione che pratica costantemente.
Silvia Sanmory