In molti ancora sono lì a contendersi la data di fondazione tra il 26 agosto e il 29 agosto ma la prima data risale solo a una riunione per organizzare la fusione, la seconda è quella ufficiale di fondazione.
Il marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, presidente del Club Sportivo Firenze, il 29 agosto del 1926 crea la fusione tra la sezione calcistica del suo club e della Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas fondando così la Fiorentina.
La nuova società toscana, inizia la sua avventura iscrivendosi al campionato di Prima Divisione. Il primo direttore tecnico fu il cav. Gino Agostini; l’allenatore Károly Csapkay provenivano dalla P.G.F. Libertas.
Nella stagione 1930-31 la Fiorentina ottenne la prima prestigiosa promozione in Serie A conquistando la Coppa Italia 9 anni dopo.
Con la fine della seconda guerra mondiale, la società fu acquistata da Enrico Befani che la portò finalmente a vincere alcuni trofei tra cui il primo scudetto nel 1955-56, la seconda Coppa Italia e la Coppa delle Coppe nel 1960-61 (prima competizione UEFA per club vinta da un club italiano).
Passaggio di proprietà nel 1965 dove la Fiorentina fu prelevata da Nello Baglini. Sotto la sua guida, al squadra viola vinse la Coppa Italia,a Coppa Mitropa e lo scudetto nel 1968-69.
Dopo questi anni ricchi di trofei, iniziò il declino anche se la Fiorentina riuscì comunque a vincere nuovamente la Coppa Italia nel 1975 e la Coppa di Lega Italo-Inglese.
Negli anni ’80 nuovo cambio di proprietà, la società venne ceduta a Flavio Pontello senza però vincere alcun trofeo. Negli anni 1990 la società passò agli imprenditori Mario e Vittorio Cecchi Gori rispettivamente padre e figlio.
Negli anni di permanenza dei Cecchi Gori, la Fiorentina vinse la Coppa Italia due volte e la Supercoppa italiana. Nel 2001 però la squadra gigliata retrocesse in Serie B.
Ormai la società, logorata dai debiti e senza liquidità necessaria per iscriversi nella serie cadetta, dichiarò fallimento il 27 settembre 2002.
Un nuovo inizio era all’orizzonte per la squadra viola che fu rilevata dai fratelli Andrea e Diego Della Valle iscrivendola in Serie C2 tornando velocemente e nuovamente in nella massima serie nella stagione 2004-2005.
Nell’anno successivo ecco l’ombra di Calciopoli dove i fratelli Della Valle furono inibiti per diversi mesi, mentre per la Fiorentina ci fu una penalizzazione di 30 punti nella stagione 2005/06 e 15 punti nella stagione 2006/07 ed esclusione dalle Coppe europee per illecito sportivo.
Dopo 17 lunghi anni di presidenza – il 6 giugno 2019 – i Della Valle decidono di vendere la società all’imprenditore italo-americano Rocco Commisso dando fine all’era più lunga nella storia della società.
La Fiorentina nella sua lunghissima storia ha visto passare tantissimi ragazzi, diventati poi campioni che hanno portato trofei e tante soddisfazioni alla società. Uno di questi è sicuramente Giancarlo Antognoni (attuale club manager proprio della squadra viola) arrivato a 22 anni e diventato poi bandiera della squadra con cui è rimasto per quindici stagioni.
Senza dimenticare Giancarlo De Sisti (detto “picchio”), anch’egli rimasto alla Fiorentina per nove anni dove fu nominato anche capitano; Giovanni Galli che ha difeso la porta per nove anni.
Dagli anni 1990-2000 in poi si sono susseguiti una serie di grandissimi calciatori tra cui Roberto Baggio, Gabriel Omar Batistuta, Rui Costa, Francesco Toldo, Enrico Chiesa, Luca Toni, David Pizarro e tanti altri.
Il nuovo patron Commisso potrà riportare slancio a questa società ricca di grande storia e tradizione per riportarla dove merita?
La strada è lunga ma assolutamente non impossibile, lo dimostra infatti il neo acquisto di Franck Ribery da aggiungere alla lista dei migliori calciatori che hanno indossato questa maglia.
Di certo però in questa lunghissima storia non si potrà mai dimenticare la tragica e prematura scomparsa di Davide Astori (capitano della Fiorentina al momento dell’accaduto il 4 marzo 2018) che ha lasciato sgomenti non solo la squadra e la società, ma tutto il calcio.
I tifosi viola hanno dimostrato di rimanere sempre uniti soprattutto nelle difficoltà come il fallimento della società e questo tragico evento che ha sconvolto l’ambiente viola.
Tra le tante stelle viola scomparse nel tempo, quella di Astori saprà sicuramente guidarli verso la ribalta, con il ricordo ancora costantemente vivo della sua presenza.
Raffaella De Macina
Foto copertina: Istituto degli Innocenti