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Il 2023 della Lazio in attesa del derby di Coppa Italia raccontato da Beatrice Bezzi

Il 2023 della Lazio analizzato da Beatrice Bezzi: l'anno calcistico appena trascorso in casa biancoceleste

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Il 2024 è iniziato sotto una buona stella per la Lazio, grazie all’ottima vittoria a casa dell’Udinese. Mercoledì 10 gennaio però la prima prova del nove dell’anno appena iniziato: il derby di Coppa Italia. Riusciranno i biancocelesti a riscattarsi dopo l’ultima parte di un 2023 non proprio del tutto roseo?

Dopo il secondo posto in classifica della passata stagione, infatti, la formazione biancoceleste ha giocato un girone d’andata ben al di sotto delle aspettative, complice probabilmente anche la cessione dolorosa di Sergej Milinkovic Savic.

In attesa del big match di Coppa Italia Italia contro i cugini della Roma, con la collega Beatrice Bezzi abbiamo analizzato l’anno calcistico appena trascorso.

Un inizio di stagione altalenante per i biancocelesti. Che Lazio ti aspetti in questo 2024?

Purtroppo rispetto a questa stagione,  devo essere sincera, non mi aspetto molto, vedo molti miglioramenti in campo, ma anche delle problematiche non indifferenti. Diciamo che mi aspetto un 2024 in cui la Lazio dovrà rimettersi in gioco e riflettere se vuole restare in Europa.

E adesso il primo grande grosso appuntamento stagionale. Cosa ti aspetti dalla sfida contro la Roma per conquistare la semifinale?

Sono sfide che rimangono impresse per sempre nella mente quindi non hanno un pronostico, mi auguro con tutto il cuore che la tenacia sia dei biancocelesti, e… posso dirlo? Soprattutto la fortuna per la qualifica in Europa League.

Lazio vs Roma è anche Sarri vs Mourinho. Quale pregio l’uno dovrebbe “acquisire” dall’altro?

Mi dispiace dire che non impazzisco per nessuno dei due allenatori. Ho creduto molto in Sarri inizialmente, poi mi ha un po’ delusa nonostante abbia portato degli evidenti risultati. Mourinho troppo burbero nonostante trasmetta più cattiveria. Sarri dovrebbe essere più elastico come Mou. Quest’ultimo invece dovrebbe acquisire un po’ più di umiltà dal nostro allenatore.

Come giudichi l’operato di Sarri fino a oggi?

Assolutamente molto buono, ha valorizzato giocatori e fatto avanzare una squadra. Ma quest’anno inizia un po’ a tentennare. Non lo vedo sicuro come sempre. Diciamo nell’insieme di tutto: positivo.

Una frase che secondo te potrebbe racchiudere la Lazio del 2023?

La squadra non è pronta per gli obiettivi.

Top e flop dell’anno passato:

L’anno passato ci ha portato in Champions e a un buon posto in classifica, quindi tra i giocatori Guedonzi. Flop Felipe Anderson. Nonostante il mercato sia migliorato ci vuole qualcosa in più.

Da chi ti aspetti un salto di qualità quest’anno?

Ovviamente dall’Inter ma non perché non l’abbia già avuto, ma perché sta giocando un calcio meraviglioso. Per quanto riguarda casa Lazio punto tutto su Ciro Immobile.

Chi invece ti ha maggiormente deluso?

Napoli e Lazio. Fra i giocatori biancocelesti ancora Anderson.

C’è un calciatore di altri club che potrebbe servire alla Lazio per il definitivo salto di qualità in Europa?

Chiedo troppo per Marcus Thuram? Ma anche Arnautović. Sarri aveva chiesto Berardi, Milik, Zielinsky.

L’addio di Milinkovic Savic era davvero necessario? Quale sentimento ha prevalso quando è stato ceduto?

Sinceramente per me nessuno è davvero insostituibile. O meglio, ci possono essere gli intoccabili un po’ come Luis Alberto. Ma serviva cedere un top player nel mercato.

Sul finire del 2023 c’è stato anche lo sfogo di Ciro Immobile. Credi che la punta di diamante biancoceleste potrebbe lasciare la Lazio a fine campionato?

Non credo proprio che Ciro lascerà la Lazio. Lui è uno che ha senso di appartenenza e attaccamento alla maglia, Ma se dovesse finire il suo rapporto con la Lazio andrà comunque rispettato. Lui ormai è nella storia biancoceleste.

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