Era il 20 settembre, un sabato di fine estate e, allo Stadio Partenio era previsto l’incontro di calcio valevole per la quinta giornata di Serie B, tra l’Avellino e il Napoli.
Era un derby atteso, le due squadre campane non si affrontavano dal 1988.
Era un Napoli ambizioso e voglioso di tornare in massima serie e tanti furono i tifosi al seguito degli Azzurri in quella trasferta distante appena 60 km.
Tra loro c’era anche Sergio Ercolano, tifoso ventenne, alla sua seconda -e purtroppo ultima- trasferta al fianco della squadra del suo cuore.
Lo stadio stracolmo, quasi 30.000 al Partenio e da Napoli erano giunti molti di più rispetto alla capienza del settore riservato.
Prima dell’inizio della gara le due tifoserie si sfidarono a colpi di cori poi il dramma…
Alcuni tifosi partenopei entrano in contatto con gli agenti in servizio allo stadio che caricano nel settore ospiti.
Sergio Ercolano scappa ma precipita dalla tribuna del Partenio.
Nel correre supera un muretto dopo il quale c’è una tettoia in plexigas. Pressato alle spalle si getta sulla pensilina ignaro che lo attendeva un volo di 20 metri.
La struttura non regge e il ragazzo precipita.
Nella caduta il giovane riporta un forte trauma cranico e lesioni agli organi interni.
La serata di festa divenne una tragedia.
I soccorsi in ritardo scatenano la violenza di un folto numero di tifosi azzurri che invadono il campo con mazze e bastoni e iniziano una bagarre con i carabineri, costringendoli alla fuga negli spogliatoi.
Quel derby non si giocò.
Due giorni dopo la caduta, Sergio morì all’ospedale Moscati di Avellino per arresto cardiocircolatorio.
Sergio è una delle 17 le persone, tifosi e non, che hanno perso la vita a ridosso di una partita di calcio in seguito a incidenti violenti e scontri tra tifoserie.
Sergio è uno di quelli, tanti, troppi… che ha perso la vita a causa di una partita di calcio!