20 Gennaio 1985, un ragazzino moro, dal capello lunghetto, gli occhi azzurro verde e il fisico gracilino esordisce in Serie A. Si chiamava Paolo Maldini e per tutti era fino a quel momento soltanto il figlio di Cesare. Un cognome importante, pesante da portare quando intorno a te tutti si aspettano il primo sbaglio, la prima caduta per scrivere di te che sei soltanto il figlio di…
Sarà per questo forse che quel giorno il giovane Paolino entra in campo con lo sguardo smarrito, quasi impaurito. Chiamato dalla panchina da Nils Liedholm doveva andare a sostituire l’infortunato Sergio Battistini nel match contro l’Udinese. Una sostituzione fortuita… un ingresso su quel campo quasi per caso… un sedicenne fortunato… un allenatore testardo che doveva per forza “testare” Maldini jr…
Eppure dal giorno dopo si iniziò a raccontare un’altra storia… o meglio LA STORIA
7 scudetti, 5 Supercoppe Italiane, 5 Champions League e il record leggendario di 8 finali giocate, 5 Supercoppe Europee, 3 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa Italia di cui sempre indissolubile protagonista. Stagione dopo stagione riuscirà a prendersi il suo meritato posto in Italia e nel mondo, con classe ed eleganza, leggero come una farfalla e forte come un guerriero, con quegli occhi ora fieri e sicuri di essere uno dei terzini più forti al mondo.
Il Milan terrà stretto a sé la sua leggenda per ben 24 anni diventando con le sue 902 presenze il calciatore con più presenze con la casacca rossonera. Appenderà le scarpette al chiodo il 31 Maggio 2009, fra le lacrime dei tifosi avversari e qualche fischio da chi diceva di amarlo. Ma quella è un’altra storia.
Oggi invece è un giorno di festa, la festa della nascita di Paolo Maldini Leggenda.
“Ma sei sicuro di far giocare il figlio di Cesare?” Disse qualcuno.
” Diventerà più forte del padre” rispose il Barone.
E Paolo non fece altro che dare conferma… sul campo!
Giusy Genovese