Nato a Mantova il 13 novembre 1943,
Roberto Boninsegna
diventerà il miglior rigorista della Serie A
e uno degli attaccanti più forti degli anni ’60.
Nato e cresciuto nel vivaio dell’Inter, la piccola statura di Boninsegna celava un carattere da leone che lo rese il centravanti di sfondamento più ammirato d’Italia.
L’Inter l’aveva capito subito e decise di mandarlo in giro per la penisola a maturare la propria esperienza.
Le parentesi in Serie B furono più che convincente e contribuirono al suo acquisto da parte del Cagliari.
In Sardegna sono gli anni del grande Gigi Riva, con cui Boninsegna va a formare un’accoppiata indimenticabile.
A volte un po’ egoista in mezzo al campo e con la lingua un po’ lunga che hanno tutti i giovani a quell’età.
È il primo italiano a segnare 11 goal in un campionato straniero, anche se si tratta soltanto di un evento temporaneo in America.
Davvero un ottimo modo per mostrare al mondo le meraviglie del nostro calcio.
A Milano non hanno dubbi: Boninsegna è pronto per tornare nel nido nerazzurro, adesso che è un campione.
È l’estate del 1969 e per riportare Boninsegna a casa l’Inter è costretto a cedere ben tre fuoriclasse.
Le aspettative sono alte ma Roberto non le disattende, laureandosi per due stagioni di fila miglior marcatore del campionato ed alzando al cielo lo scudetto.
I sette anni passati all’Inter saranno i migliori della sua carriera.
Poi accade che…
Anastasi all’Inter, Boninsegna alla Juventus. È scandalo più che tradimento ma il giocatore sosterrà sempre di aver dovuto necessariamente accettare il trasferimento.
Nonostante il suo cuore sia sempre rimasto nerazzurro, Boninsegna gioca con estrema professionalità e regala gioie e trofei ai tifosi della Juve.
Il periodo a Torino sarà per lui come una seconda giovinezza ma dopo tre stagioni decide di chiudere le danze al Verona.
Boninsegna fu uno dei soggetti preferiti delle dichiarazioni di Gianni Brera, che gli coniò il soprannome bonario “Bonimba”.
Con la nazionale italiana disputa due campionati del mondo, uno dei quali si conclude al secondo posto per gli Azzurri.
Tutt’ora è il giocatore ad aver segnato il maggior numero di rigori in Serie A.
Federica Vitali