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10 motivi per i quali non vale la pena sposare un calciatore

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I calciatori sono nell’immaginario comune di molte donne, soprattutto giovani se non giovanissime o – in alternativa – arrampicatrici sociali, la versione 2.0 del Principe Azzurro. Belli, aitanti, muscolosi, ricchi con ville di lusso: la verità è che sposarsi un calciatore è un po’ come vincere win for life perché – male che va – il mantenimento è comunque cospicuo. Sembra, quindi, che vi siano solo punti a favore del “marito calciatore” e invece non è così: al di là di fatto che se non siete veline o letterine o qualcosa – ine, cantanti o modelle è molto difficile che un calciatore (almeno di serie A) vi degni di uno sguardo. E se il calciatore non è di serie A tanto vale puntare ad altro, se proprio non si riesce a puntare su se stesse. Ma se è proprio l’uomo che corre dietro a un pallone ciò che volete ecco i 10 motivi per non sposarlo… però poi non dite che nessuno vi aveva avvertite:

10) I week end sarete sempre sole perché, ovviamente, Il Calciatore deve giocare quindi per quanto vi sentiate almeno 5 giorni su 7 delle principesse nel week end tornerete ad essere delle mere Bridget Jones. Per non parlare poi dei turni infrasettimanali … e del Campionato spezzatino … bye bye fidanzato!

9) Il sesso: da lunedì a venerdì (il che andrebbe anche bene) ma ricordatevi che spesso e volentieri ci sono posticipi, coppe, due turni di campionato… Insomma se il vostro “lui” gioca in una squadra potente potreste passare mesi in astinenza… anche perché se poi sbaglia la colpa diventa automaticamente vostra;

8) La gelosia è una brutta bestia quindi se siete affette da questa malattia Il Calciatore non è l’uomo che fa per voi perché, credetemi, non siete le uniche a bramarlo e a molte non fa differenza che l’uomo sia sposato… Soprattutto se ricco;

7) A meno che non siate Ilary Blasi o Victoria ovvero a meno che non siate una soubrette o una ex pop star, qualunque sia la vostra carriera per il mondo sarete solo e, unicamente, la moglie di… Questo epiteto mi rendo conto che a molte può sembrare il giusto prezzo da pagare per avere come marito Il Calciatore ma siccome io credo nelle donne sono certa che prima o poi essere l’ombra del sudato uomo in calzoncini e nulla più possa essere pesante;

6) Dopo anni di week end liberi, di viaggi straordinari intorno al mondo per seguire la Nazionale di Il Calciatore vi ritroverete, ancora nel fiore dell’età, ad avere sempre vostro marito per casa, magari depresso. Il calciatore va in pensione troppo presto ed è vero che poi diventa allenatore e cronista sportivo ma non sarà mai più felice come prima. Notate il disagio di chi ha giocato e non gioca più… E ditemi se fa rima con felicità;

5) Sarete pedinate dai paparazzi e, ok, capisco che per molte possa essere piacevole, che si può convivere con fatto che anche per andare a buttare la spazzatura bisogna fare sul viso un contouring in crema onde evitare commenti indesiderabili… Ma davvero la libertà vale di più di Il Calciatore? Davvero siete pronte a finire sotto i riflettori per altrui meriti?

4) La vostra vita sentimentale diventerà un romanzo rosa a puntate sui vari siti e giornali di gossip tanto che qualunque errore di Il Calciatore in campo sarà colpa dei vostri litigi. Sì perché sia che facciate troppo sesso che siate in crisi la colpa di quel palo è sempre – o quasi – della moglie.

3) Se Il Marito calciatore vi farà le corna a saperlo saranno prima i rotocalchi di voi. A quel punto vi arriveranno valanghe di telefonate di giornali per un’intervista e, dopo aver scritto una biografia grazie a un editore minore e la vostra faccia sarà in copertina in ogni supermercato che si rispetti e che ha il reparto libri, entrerete immediatamente nel dimenticatoio dal quale siete arrivate. E nessun vitalizio sarà abbastanza…

2) I vostri figli, per quanto somiglino a voi, quando andranno in campo con il papà saranno sempre e comunque belli come Il Calciatore;

1) Libri, film, politica: davvero volete accanto un uomo che non è in grado (quasi mai) di parlarne? Davvero volete essere sole a guardare quel film di Pahani nel cinema d’essay che – di nascosto – tanto amate?

Sandra Martone 

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