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Serie B, 10 buoni motivi per seguire la cadetteria

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Guai a considerarla “serie minore”, la serie B è un campionato da seguire: vi illustriamo 10 buoni motivi per iniziarlo a fare se non l’avete ancora fatto

La serie B è cominciata ormai da diverse giornate e, ogni anno ci accorgiamo di come, spesso, sia sottovalutata rispetto alla serie A. Ebbene, esistono milioni di ragioni per cui è avvincente e vale la pena seguire la serie cadetta italiana.

Ecco le 22 squadre che si affrontano nel campionato di Serie B 2017/18Ascoli, Avellino, Bari, Brescia, Carpi, Cesena, Cittadella, Cremonese, Empoli, Foggia, Frosinone, Novara, Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Pro Vercelli, Salernitana, Spezia, Ternana, Venezia, Virtus Entella.

 

Ecco 10  buoni motivi per iniziare a seguire la cadetteria, se non l’avete già fatto.

1.  Il blasone delle squadre. Questo campionato viene considerato minore anche se le squadre presenti sono da massima serie. Tra queste, questa stagione, troviamo Bari, Cesena, Empoli, Foggia, Palermo, Parma e Pescara. Volete ancora definirlo un campionato semplice?!

2.I risultati non sono mai, e ripeto mai, scontati. Possiamo assicurarvi che è molto più facile vedere l’ultima in classifica che batte la prima piuttosto che il contrario e anche quando la partita sembra chiusa non lo è mai. Un esempio? Il Parma stava vincendo 2 a 0 con la Salernitana. Al triplice fischio finale la squadra ospite è riuscita a pareggiare.

3. Mister di lusso. Oltre a squadre importanti, siedono sulle panchine nomi altisonanti come Grosso, Inzaghi, Zeman, Novellino e Stroppa.
4.La qualità dei giocatori. Floro Flores, Cerri, Mbakogu, Caputo, Dezi, Han e Ardemagni, sono solo alcuni dei nomi dei giocatori presenti in questo campionato. Oltre a numerosi talenti italiani, spesso convocati anche da Di Biagio, come Dickmann, Capradossi, Audero, Varnier e Favilli, abbiamo anche tanti ex della A: Lucarelli, Calaiò e Bovo.
5. Non c’è la Juve.  Questo è un modo per dire che non c’è nessuna squadra, per il momento, che domina sulle altre, infatti la classifica è molto concentrata.
6.La possibilità di visitare diverse città e cittadine ricche di storia e cultura. Per i non appassionati, che accompagnano gli appassionati, è anche un’opportunità per visitare città meravigliose come Bari, Venezia, Perugia, Ascoli, Cremona, Salerno o Palermo.
7.Tifoserie molto calorose. Rispetto alla A, questa serie può vantare di numerose e calorose tifoserie sempre presenti al fianco delle loro squadre sia in casa sia in trasferta.
8. In campo spesso e per molto tempo. Ormai è una cosa risaputa che questo campionato sia lungo, molto lungo, infatti si giocano ben 42 partite. Solitamente si gioca il sabato, ma causa anticipi e posticipi, spesso si gioca anche di venerdì e domenica. Non dimentichiamo che ci sono diversi turni infrasettimanali e non ci sono soste per le nazionali.
9. L’emozione dei play off.  Le prime due classificate volano tra le grandi della massima serie ma per le altre ci sono i play off che da questa stagione si disputeranno se tra terza e quarta non ci sarà un distacco superiore ai 14 punti. Le sfide da dentro o fuori che valgono la salita nell’Olimpo del calcio italiano sono sempre avvincenti e spesso regalano favole.
10. Tanti giovani di prospettiva. Quante volte abbiamo sentito che un club di serie A manda il proprio giovane talento in prestito in B “a farsi le ossa”?! Da sempre la serie cadetta, per molte ragioni (alcune elencate in precedenza) è vista come una grande palestra per i giovani. Insomma, la Serie B rappresenta per i campioncini l’occasione di giocare con regolarità, lontano dai riflettori e dalle pressioni della massima serie, e di far emergere il loro talento in contesti forse più provinciali ma proprio per questo più protetti.

 

Aurora Levati

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